Idonei per fede e per cultura

Incontro annuale degli insegnanti di religione cattolica della diocesi con l'Arcivescovo

Sabato scorso, presso il centro Mater Gratiae di Montemorcino, si è svolto l’incontro annuale degli insegnanti di religione cattolica con l’Arcivescovo, appuntamento giunto alla terza edizione e, quest’anno, particolarmente partecipato e ricco di suggestioni. Ha introdotto i lavori don Corrado Melinelli, direttore dell’ufficio diocesano per l’Irc, richiamando le caratteristiche di un servizio formativo ed ecclesiale, rivolto ai ragazzi e famiglie, da svolgere con professionalità dentro le istituzioni scolastiche ed in raccordo con la comunità cristiana: segno di questa appartenenza caratterizzante è l’idoneità, consegnata a 5 docenti che ne avevano maturato i requisiti. A tratteggiare con molta efficacia un quadro della situazione perugina su questo versante ci ha poi pensato il rappresentante degli Irc, prof. Massimo Liucci: nel nostro territorio diocesano ci sono 122 insegnanti di religione distribuiti nelle scuole di ogni ordine e grado, per la maggior parte laici che hanno, generalmente, conseguito i titoli accademici e che perseguono un continuo aggiornamento con due distinti laboratori formativi. Questi insegnanti, è stato annotato nell’intervento, condividono il travaglio di tutti gli operatori scolastici, alle prese con rapidi e radicali cambiamenti, anzitutto nella trasformazione del sentire professionale del docente da educatore a semplice lavoratore; con uno spazio ridotto di tempo a disposizione e con la continua richiesta di essere comunque a disposizione di tante emergenze, tipo il bullismo che è il nome attuale di un certo disagio giovanile; infine, con la necessità di operare per far progredire una cultura religiosa di base, che impedisca derive di superficialità e di crescente superstizione che stanno purtroppo diffondendosi. Ha poi preso la parola il professor Gaetano Mollo, docente all’Università di Perugia, che ha lanciato in questa sede la proposta di riflettere sulla possibilità di realizzare un nuovo Patto educativo nella scuola, che parta dal basso mediante un dialogo con gli studenti attorno a temi scelti fra quelli di interesse comune, e che porti a far maturare una maggiore coscienza della propria dimensione personale, aperta alla ricerca del bello, del giusto, del bene. E questo attraverso un confronto trasversale fra tutte le discipline, seguendo le più recenti istanze pedagogiche, che mirano alla interazione fra i saperi e che vuol perseguire la maturazione di valori etico-sociali condivisi. Mons. Chiaretti ha messo in luce come nella scuola ci sia bisogno di autentici educatori, e gli insegnanti di religione hanno un credito da spendere dentro le istituzioni scolastiche; per questo sono spesso chiamati a collaborare. Ha aggiunto che molto c’è da fare per contrastare la diffusa ignoranza religiosa. Bisogna mostrare la possibilità della conoscenza non solo per la via della ragione, ma anche della fede.

AUTORE: Luca Oliveti