Il catechismo si deve tradurre in opere e comportamento

Orvieto / Per l'inizio dell'anno catechistico una lettera dei parroci ai genitori

Sono ormai anni che le parrocchie del centro storico hanno scelto di risolvere insieme il problema della preparazione catechistica dei loro bambini, perché non si può più procedere isolati in un mondo che si fa sempre più restio e complesso. E in ciò hanno in qualche modo quindi prevenuto la opportuna decisione della Chiesa di istituire e dar corso alle unità pastorali nell’intento di rendere più ricca e più incisiva, e più aderente la sua presenza e la sua risposta, nonostante il venir meno delle forze sacerdotali e all’accentuarsi delle crisi delle istituzioni, una volta più salde o meglio salvaguardate, alle varie esigenze dettate dai tempi moderni. Per cui unendosi nell’intento e nell’impegno, anche fisico e materiale, i parroci del centro storico hanno cercato di dare all’azione catechetica quell’input che l’adeguasse sempre più e meglio, dal punto di vista didattico e pedagogico e quindi formativo, mercé la collaborazione pure di un eletto corpo di catechisti delle relative componenti della comunità cittadina meglio preparati, onde forgiare le nuove generazioni ad una valida testimonianza di vita cristiana nel mondo di domani. E così, preso atto della comune necessità, e corresponsabilizzatisi a riguardo attraverso lo studio e la preghiera, hanno essi rinnovato l’intento di collaborare ancora per il nuovo anno 2001-2002, affidando progetti e propositi ad una lettera da essi firmata, che è stata inviata ai rispettivi genitori, affinché ne fossero sensibilizzati. Essa è stata formalizzata nel seguente tenore: “Carissimi genitori, questa lettera vi giunge al termine di un lungo percorso, fatto di preghiera, incontri, discussione e condivisione fraterna. Noi parroci del centro storico siamo felici di potervi inviare il programma dell’anno catechistico, elaborato insieme ai catechisti e, soprattutto, ad un cospicuo gruppo di voi genitori delle rispettive parrocchie. La vostra partecipazione, davvero notevole, ci ha riempito di speranza e ci fa presagire un anno di semina ed un raccolto fecondi. La prima settimana di ottobre ci troverà presso l’Istituto di Maria Bambina per l’inizio del catechismo. Gli incontri saranno a scadenza settimanale e dureranno un’ora. Rimangono sospesi durante le vacanze scolastiche. La puntualità è indispensabile data l’esiguità del tempo a disposizione. Ecco il calendario: mercoledì 3 ottobre, ore 15.00-16.00 quinta elementare tempo prolungato; 16.30-17.30 terza elementare tempo prolungato; 17.00-18.00 quarta elementare tempo prolungato; 17.00-18.00 prima media; 18.00-19.00 seconda media; giovedì 4, 15.00-16.00 prima e seconda elementare tempo prolungato; sabato 6, 10.30-11.30 prima, seconda, terza, quinta tempo pieno; 11.00-12.00 quarta elementare tempo pieno”. La lettera spiega poi i criteri di scelta dei giorni e i motivi del ritorno alla tradizionale cadenza settimanale, con un impegno però che questo non trasformi l’incontro in una “lezione scolastica”, perché ciò non sarebbe utile alla crescita della fede. La scuola ed il catechismo sono cose diverse, anche se per certi aspetti complementari. Per quanto riguarda la proposta dell’Oratorio cittadino, “rimane valido utilizzare le strutture delle parrocchie per organizzare attività ricreative tra tutti i fanciulli e ragazzi del catechismo. Presumibilmente, sarà il sabato pomeriggio il giorno scelto per simili occasioni…”. Per tali attività – è specificamente detto nella lettera – occorre la disponibilità di voi genitori e delle parrocchie. Chi sa fare qualcosa (sport, teatro, passeggiate, canto) si faccia avanti. Anche per i genitori verrà predisposto un calendario d’incontri, così che possiate essere sostenuti nella vostra opera educativa. E crescere voi stessi nella fede. Comunque in ogni incontro di catechismo ci sarà un rimando a qualcosa da fare con la famiglia. La cosa che ci sta più a cuore dirvi, però, è che il catechismo da solo non basta, occorre che si traduca in opere e comportamenti. Senza la celebrazione della Messa domenicale, ciò non sarà possibile, perché è lì la sorgente della vita cristiana. E’ stato rilevato, invece, che proprio la Messa è il momento meno partecipato… quando l’unico da mantenersi sarebbe proprio questo che è la Pasqua del Signore. Ciò spiega perché nel catechismo si preparerà un gesto da compiere nella Messa domenicale in parrocchia. Volendo riassumere in alcune frasi le motivazioni e gli scopi che ci prefiggiamo nel nostro comune impegno, si potrebbe dire: il catechismo è quasi preparazione alla Messa domenicale nella parrocchia; il catechismo serve per la vita e non solo per fare la Comunione o la Cresima; il catechismo è una esperienza proposta al fanciullo e al ragazzo nella sua interezza: mente da illuminare, ma anche cuore da plasmare e da farlo innamorare della Chiesa; senza il ruolo attivo dei genitori ogni progetto di educazione alla fede è destinato al fallimento: perciò vanno sostenuti con aiuti adeguati; i catechisti vivono nelle parrocchie, le rendono presenti, ma non sostituiscono in questo il compito proprio delle singole comunità parrocchiali; le nostre parrocchie lavorano insieme per diventare “vive e attive”, non per scomparire.Segue la sottoscrizione dei sei parroci del centro storico