Il “Comitato terremotati 15 Dicembre” ricevuto dal Vescovo Bassetti

“Faccio appello alle autorità - ha detto Bassetti- perché la gente del Marscianese non venga discriminata dal Governo”
L'assemblea dei terremotati a Spina nel febbraio 2010

“Mi associo alla vostra voce preoccupata per una ricostruzione che si fa attendere”. Lo ha detto l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti ai rappresentanti del “Comitato terremotati 15 Dicembre” che, avendo chiesto di essere ascoltati, sono stati ricevuti in Curia il mattino del 16 luglio. I rappresentanti degli abitanti delle frazioni del Comune di Marsciano colpite dal sisma del 2009: Spina, San Biagio della Valle, Castiglione della Valle, Sant’Apollinare, Pieve Caina, Mercatello, Monte Vibiano Vecchio e Monte Vibiano Nuovo, hanno aggiornato il Vescovo sulla situazione in cui stanno vivendo oltre mille persone, ovvero i 565 sfollati a causa della totale inagibilità dell’abitazione e i 500 che, avendo la casa parzialmente inagibile, vivono nella parte meno danneggiata, senza con questo sentirsi al sicuro; tanto che per aluni di loro la situazione è peggiorata con le scosse del recente terremoto in Emilia Romagna, avvertite anche nella zona. La delegazione ha fatto presente all’Arcivescovo la preoccupazione per l’incertezza sulla “ricostruzione pesante” che “stenta a decollare a causa della mancanza di fondi, di una burocrazia soffocante e di una legislazione che, dopo il terremoto dell’Emilia, quasi si era dimenticata di noi”.

Il comitato 15 Dicembre ha anche chiesto all’Arcivescovo sostegno affinché i recenti emendamenti presentati al “decreto sviluppo” emanato dal Governo rendano “eguali i diritti dei terremotati di Marsciano rispetto ai cittadini abruzzesi ed emiliani”. “Abbiamo ancora un territorio, in cui vivono diverse migliaia di persone, ferito e che rischia di morire. Questo – ha detto mons. Bassetti – l’ho potuto costatare di persona, recentemente, recandomi in visita alla comunità di Spina. Non ci si può dimenticare di voi, dei vostri paesi che sono parte di questa meravigliosa Umbria. Questi borghi non possono essere abbandonati, perché, come avete scritto nella lettera al Presidente Giorgio Napolitano, ‘costituiscono testimonianze storiche importanti e fanno, quindi, parte della nostra cultura e delle nostre tradizioni; costituiscono cioè la nostra identità a cui, ovviamente, non vogliamo rinunciare’. Mi associo – ha aggiunto mons. Bassetti – alla vostra voce preoccupata per una ricostruzione che si fa attendere, soprattutto per le 565 persone ancora sfollate, e faccio appello alle autorità preposte affinché le vostre istanze vengano accolte, soprattutto le popolazioni del Marscianese non vengano discriminate rispetto ad altre nei provvedimenti governativi adottati dinanzi a gravi calamità naturali. Per questo sostengo che il diritto di una persona vale come quello di centomila. C’è in gioco il futuro di tante famiglie, di tanti giovani che, altrimenti, si vedono costretti ad abbandonare i propri luoghi di origine. È stato messo a dura prova anche il tessuto sociale ed occupazionale della vostra zona, con il danneggiamento di diverse realtà produttive e la conseguente chiusura delle stesse, causando la perdita di posti di lavoro”. Adesso occorre sostenere la ricostruzione pesante, quella delle case e delle realtà produttive, altrimenti il territorio rischia di morire.

L’impegno della Chiesa

I rappresentanti del comitato 15 Dicembre hanno più volte sottolineato a mons. Bassetti quanto si siano mobilitate le comunità parrocchiali a sostegno delle famiglie più disagiate. La Chiesa ha fatto la sua parte per tenere unito il tessuto sociale delle due frazioni più colpite e con più abitanti, Spina e San Biagio della Valle, realizzando, grazie all’intervento della Caritas italiana, due “centri della comunità” per attività pastorali e socio-aggregative. Fin dalle prime ore dopo la forte scossa del pomeriggio del 15 dicembre 2009 l’arcivescovo mons. Bassetti fece sentire la sua vicinanza alle popolazioni colpite. Periodicamente è tornato nelle parrocchie delle zone terremotate e si tiene aggiornato sulla loro situazione.

AUTORE: R. L.