Di seguito solo alcune storie di donne coraggiose che si sforzano di generare vita nuova, diritti, in Paesi che le costringono a un travaglio dolorosissimo. Rana Mamdouh, Sara Seif Eddin, Beesan Kassab e Lina Attalah del quotidiano Madr Sadr sono state denunciate per calunnia e diffamazione dal partito egiziano di maggioranza “Futuro della Nazione”. Avevano solo dato inizio a un’inchiesta su un giro di corruzione che vedeva implicati alcuni alti esponenti di quel partito politico.
Dopo molte ore di interrogatorio sono state rilasciate su cauzione ma dovranno affrontare un processo con l’accusa di “pubblicazione di notizie false intese a turbare l’ordine pubblico”.
Masha Amini è una giovane curda di 22 anni morta a Teheran in seguito alle torture subite in carcere dove era finita per aver indossato il velo in modo non regolare. Si attendono gli esiti di una perizia indipendente chiesta dalla famiglia.
In Marocco invece Fatima Karim, una blogger di 39 anni, ha osato interpretare in senso aperto il Corano in riferimento alla condizione della donna. È stata condannata a due anni di carcere.