Il “fuoco della pace” arde nel museo dei Vigili del fuoco

Per il 2001 è stato designato agli "eroi" di New York per i soccorsi alle Torri gemelle

Il “Fuoco della Pace” arde da qualche giorno nel museo della “Columbia association fire department di New York”, sede dei vigili del fuoco: guizza nel candelabro in bronzo opera dello scultore eugubino Nello Bocci che ricostruisce, in forma stilizzata, il celebre ammansimento del lupo da parte di san Francesco. Il “fuoco” è stato acceso per la prima volta nel 1994 nella chiesa della Vittorina: da allora il Centro internazionale per la pace tra i popoli “San Francesco e il Lupo” di Gubbio, presieduto da Gabriele Laurenzi, ha deciso di farne dono ogni anno a enti ed istituzioni benemeriti nella diffusione della cultura della tolleranza, dell’amore, della solidarietà, della comprensione. Per il 2001 la designazione dei Vigili del Fuoco di New York, “eroi” nei soccorsi prestati subito dopo l’attentato alle “Torri Gemelle” aveva raccolto la generalità dei consensi. Era stata preannunciata in occasione della “Festa della mansuetudine”, che si celebra ogni anno nel mese di novembre, ma la consegna è potuta avvenire soltanto nei giorni scorsi al termine di una solenne cerimonia svoltasi a New York, presso il Consolato italiano da parte di una Commissione composta dal console Giorgio Radicati, dal sottosegretario agli interni on. Maurizio Barocetti, dall’Ispettore generale dei Vv.Ff. D’Errico, dai vigili del fuoco del distaccamento di Gubbio Cro e Ceripa, dal Presidente Laurenzi da rappresentanti del Sindaco, dell’Arcivescovo e dei Vigili del fuoco di New York. Il “Fuoco” è stato consegnato al comandante Vincente Tummino da Mauro Caringi del Centro pace newyorkese in un clima di grande commozione e sincera gratitudine. Questa la motivazione: ” Il Centro pace ha deliberato di offrire, nell’ambito della celebrazione della Festa della mansuetudine, in segno di amicizia e solidarietà, il candelabro di bronzo del “Fuoco francescano della Pace” a componenti del Corpo dei Vigili del fuoco di New York che hanno sofferto e soffrono i disagi per il criminoso atto terroristico del giorno 11 settembre 2001. Che questa fiamma illumini e riscaldi i loro cuori, dia loro la serenità e il coraggio, di trovare gesti e modi, per rivivere in pace e perdonare”.In precedenza il premio è stato assegnato al Cio, alla Caritas internazionale ed alla Cri, alla Fondazione Aldo Capitini.

AUTORE: G.B.