Il Vescovo Giulietti: “Chiamatemi don Paolo”

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Foto A.Coli – Galleria fotografica

Gli applausi a più riprese hanno inondato al Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, domenica pomeriggio 10 agosto, per esprimere l’abbraccio caloroso a don Paolo Giulietti nel giorno della sua ordinazione episcopale. Domenica pomeriggio davvero in tanti, e dai più diversi angoli d’Italia, non  hanno voluto mancare alla liturgia presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti.

Dall’applauso che lo ha accolto al suo ingresso, a quello che ha segnato la lettura della Bolla pontificia di nomina, letta dal Priore della Cattedrale mons. Fausto Sciurpa; da quello che è scrosciato come un torrente montagna alla conclusione del Rito di consacrazione,  fino a quello che ha come ricambiato le parole di saluto prounciate da “don Paolo” al termine della messa. Già, “don Paolo”, così come ha chiesto di essere chiamato al termine di un breve discorso che oltre agli applausi ha strappato anche qualche risata.

Al Cardinale, che nell’omelia lo aveva invitato a vivere “la metafora del seme che muore, per portare molto frutto”, ha detto “lo farò”, raccontando come si fosse dovuto impegnare per spiegarne il valore e la bellezza, ai bambini della prima comunione che alla domanda “se foste farina ti faresti mangiare? e se fossi seme ti faresti seminare?” risposero con decisione “ma manco per sogno!”. Ha quindi richiamato gli eventi non usuali dei mesi scorsi. “Fino a sei mesi fa eravamo una diocesi normale” ha detto – e qui è seguio un lungo applauso – ed ha aggiunto “Tutto ciò che è successo forse lo capiremo più aventi. Penso che ora tutto ciò ci chieda una comunione più profonda e creativa”. Infine, ha aggiunto, “rispondo a una domanda che mi hanno fatto: ‘come ti dobbiamo chiamare?’. Il Cardinale ad una risposta simile ha chiesto di essere chiamato ‘padre Vescovo’”. Don Paolo ha quindi scherzato sulla possibilità che vi siano due Padri in una Chiesa. “Con i tempi che corrono bisogna stare attenti …” ha detto, ed ha escluso anche che pur essendo “fratello nell’episcopato” possa essere chiamato “zio”! Quindi con tono serio ha concluso “io vi dico chiamatemi come vi pare, ma io preferirei essere chiamato don Paolo”.

Don Paolo Giulietti è stato consacrato vescovo titolare di Termine Imerese ed ausiliare di Perugia-Città della Pieve dai cardinali consacranti Gualtiero Bassetti ed Ennio Antonelli e dall’arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti. Hanno concelebrato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, 20 vescovi tra i quali i vescovi delle diocesi dell’Umbria e i vescovi provenienti dal clero umbro, e 140 sacerdoti provenienti da diverse regioni.

Tra i fedeli che gremivano la Cattedrale c’erano i rappresentanti delle Istituzioni civili del capoluogo umbro; una delegazione guidata dal sindaco Salvatore Burrafato di rappresentanti delle Istituzioni civili e di fedeli delle sei parrocchie del comune siciliano di Termini Imerese, antica diocesi della quale il neo vescovo ausiliare di Perugia è titolare; fedeli della parrocchia di origine di don Paolo, Case Bruciate, e della parrocchia da lui guidata, Ponte San Giovanni. Hanno partecipato anche sacerdoti e laici con incarichi di responsabilità presso gli Uffici Pastorali della Conferenza episcopale italiana (Cei), e numerosi membri della Confraternita di San Jacopo di Compostela, di cui mons. Giulietti è assistente spirituale.

Il cardinale Bassetti all’inizio della concelebrazione ha ringraziato il Signore e il Santo Padre per i «grandi doni» che la Chiesa dell’Umbria ha ricevuto nel corso del 2014 riferendosi ai tre nuovi vescovi: mons. Giuseppe Piemontese di Terni-Narni-Amelia, ordinato il 21 giugno, mons. Nazareno Marconi, di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, ordinato nella cattedrale di Città di Castello il 13 luglio, e ora mons. Paolo Giulietti, vescovo titolare e ausiliare di Perugia-Città della Pieve.

ordinazione don Giulietti_3Al momento dell’ordinazione a mons. Giulietti sono stati consegnati i “segni visibili del ministero episcopale”: il Vangelo, l’anello, lo zucchetto, la mitra e il pastorale in legno d’ulivo con il simbolo del Tau donato dal cardinale Bassetti.

Mons. Giulietti è giunto a Perugia, facendo ingresso in arcivescovado, poco prima delle 14.30 di domenica, dopo aver percorso a piedi l’antica Via Francigena da Assisi a Perugia così come nei giorni scorsi, ha percorso la Via Lauretana, da Loreto ad Assisi compiendo in questo modo il suo  “ritiro spirituale” in preparazione all’ordinazione.

Mons. Giulietti ha scelto il Monastero delle Clarisse di Santa Lucia in Città della Pievecele per celebrare la sua prima S. Messa da vescovo, lunedì mattina 11 agosto, solennità liturgica di Santa Chiara d’Assisi.

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1 COMMENT

  1. La Diocesi di Perugia e il Card. Bassetti non potevano non circondarsi di un personaggio, come don Paolo, sacerdote e pastore dotato di indubbie capacità intellettive e umane. “Ad multos annos” di feconda attività pastorale don Paolo e, soprattutto,…sempre Buen Camino sperando di averti ancora come impareggiabile compagno in qualche altro pellegrinaggio .

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