Il vescovo: l’Eucarestia, centro della vita del cristiano

Celebrazione di ringraziamento per la Visita pastorale, con consegna della lettera del Vescovo

Mons. Giovanni Scanavino, nella solennità dell’Epifania nella cattedrale di Orvieto, con la partecipazione dei parroci della diocesi e dei laici delle varie parrocchie ha concluso con una solenne concelebrazione di ringraziamento al Signore la visita alle unità pastorali del territorio affidato alle sue cure pastorali. In un anno circa il nostro Pastore ha incontrato e ascoltato presbiteri, diaconi, consacrate e consacrati, catechisti, laici impegnati nel servizio ecclesiale, le famiglie, i giovani, gli insegnanti, i lavoratori, visitando in maniera particolare gli ammalati e gli anziani e le diverse categorie professionali e produttive per conoscere prima e progettare poi una più incisiva presenza della Chiesa nel territorio. Nel corso della cerimonia il Vescovo ha benedetto l’icona raffigurante la Moltiplicazione dei pani, simbolo del programma pastorale 2010, offerta dalle Clarisse del monastero del Buon Gesù di Orvieto e consegnata da suor Albachiara a nome delle consorelle. La consegna si è svolta sulle note di una delicata armonia: “Mangia, bevi e distribuisci quello che darà, quello che darà / l’Amore che non si stanca mai di dare, / di credere e sperare, rinascere e creare / nuove tutte le cose, / anche le tue. / Ti dona la sua forza / su questa mensa lo ritroverai… / Mangia, bevi e distribuisci quello che darà, quello che farà / l’Amore: nelle profondità del cuore, / nei cardini segreti, preziosi desideri, / rinascono sicuri. / Solo se saprai gridare ‘Padre’ / su questa mensa figlio tornerai, e allora / mangia, bevi e distribuisci quello che darà, quello che darà…”, composta dal cantautore Paolo Armadori di Acquasparta ed eseguita dal maestro Stefano Benini, direttore del coro della cattedrale di Orvieto, dedicata al tema chiave della santa visita. All’omelia mons. Scanavino ha passato in rassegna i punti più significativi della sua lettera pastorale, incentrata sul primato della eucaristia, e ha detto: “Durante tutta la visita pastorale abbiamo parlato a lungo dell’eucaristia con l’intento di ridarle il primato nella nostra vita cristiana. Nell’eucaristia vissuta in pienezza sta il segreto della missione della nostra vita cristiana: ‘mangiare, bere e distribuire il Corpo e il Sangue di Cristo’ è tutta la nostra vocazione, che ci permette di costruire un mondo nuovo, come il Vangelo di Cristo lo ha profetizzato, nell’unità dell’amore di Dio e del prossimo. Il pane è per tutti quelli che hanno fame, fame fisica e spirituale. Gesù è la risposta a questa fame e per ben due volte ha dato da mangiare alle folle. La moltiplicazione dei pani in tutti e quattro i Vangeli ha il preciso significato di preparare la comprensione dell’eucaristia: il vero pane è Cristo che si donerà per sempre (‘fate questo in memoria di me’), perché tutti possano vivere della sua stessa vita e trasmetterla al mondo intero.Noi nella celebrazione della Cena rinnoviamo questo dono grande di amore e ritroviamo il significato vero, dinamico della nostra testimonianza per la costruzione di questo nostro mondo. Un unico progetto pastorale, dunque, indicato nell’icona, e sarete generosi di accogliere nel cuore la lettera che questa sera vi consegno insieme ad una riproduzione dell’icona da avere davanti agli occhi per tutto l’anno. Documento che consegno: ai sacerdoti che nella persona di Cristo rinnovano il suo mistero pasquale, il mistero della cena del Signore; ai diaconi; ai consacrati e alle consacrate perché ritrovino nella cena la loro vera identità di comunità d’amore; alle famiglie ché celebrino nella Cena la loro reciproca consacrazione e fedeltà all’amore. Si può ricominciare – ha esortato il Vescovo -, nulla è impossibile a Dio. È Lui che cambia la nostra acqua, come alle nozze di Cana, in vino nuovo. Questa speranza è quanto offriamo al mondo perché agisca la potenza dell’amore di Dio”. Al termine della celebrazione mons. Scanavino ha recitato l’atto di consacrazione alla Vergine perché benedica e protegga la Chiesa di Orvieto-Todi e in maniera particolare i giovani, i malati, le famiglie, i seminaristi. Infine ha consegnato personalmente ai parroci e ai fedeli una copia della sua lettera pastorale.

AUTORE: Antonio Colasanto