Immedesimandosi nel sacramento

Diocesi. Ritiro a Bolsena per i bambini che riceveranno la prima comunione

Come ogni anno, si è svolto a Bolsena il ritiro diocesano per i bambini che durante l’anno riceveranno, per la prima volta, il sacramento della Comunione. Alla giornata erano invitati anche i genitori dei ragazzi, e l’affluenza è stata numerosa, per un totale di ben 400 persone (tutti compresi). Dopo un’accoglienza festosa con canti e balli, i 177 ragazzi, divisi in sei squadre, hanno potuto riflettere, attraverso varie attività-gioco, sull’importanza del sacramento che presto riceveranno. I temi affrontati sono stati tre: eucaristia come dono, eucaristia come sacrificio ed eucaristia come pane di vita eterna. La finalità è stata quella di rendere i ragazzi consapevoli dell’immenso amore che Dio ha per ognuno di loro; amore che a noi tutti è reso concreto proprio in quel piccolo pezzo di ‘pane’, corpo di Cristo. Nel frattempo i genitori, riuniti nel teatro, sono stati intrattenuti da Aldo Curiotto (filosofo, psicologo, giornalista, teologo e docente) sul rapporto di coppia e sull’educazione dei figli. Dopo un’ora e mezza di riflessioni, dialoghi e dibattiti che hanno coinvolto i genitori presenti, il commento di alcuni è stato: ‘Ci sembrava che fosse passato appena un quarto d’ora!’. Dopo il pranzo ci siamo ritrovati nella basilica di Santa Cristina per poter conoscere meglio la storia del miracolo di Bolsena, dal quale poi è nata la festa del Corpus Domini. Nel 1263 un sacerdote boemo, Pietro da Praga, dubbioso che nell’ostia potesse essere realmente presente il corpo di Cristo, ne ebbe la conferma: dall’ostia che teneva in mano sgorgava prodigiosamente sangue. Al termine della visita ci siamo poi spostati al teatro, dove i ragazzi dell’équipe dell’Azione cattolica ragazzi diocesana, con la collaborazione degli amici di Ciconia, hanno messo in scena una rappresentazione sull’ultima cena di Gesù, scritta dall’Associazione culturale di Pantanelli, di cui in particolar modo ringraziamo Roberto (regista) e Fabio (tecnico) per la loro disponibilità, passione e sostegno dato a noi che, per la prima volta, salivamo sul palcoscenico. Tramite questa rappresentazione abbiamo avuto l’opportunità di riflettere sull’importanza del dialogo tra genitori e figli attraverso quattro tipologie di famiglie, tipiche della nostra società: famiglia moderna dove ognuno si fa i fatti propri; famiglia ricca, solo attenta al suo stato economico; famiglia ‘pacchiana’, dove l’eccesso non manca; ed infine la famiglia povera, attenta non all’esteriorità, ma all’essenziale, all’amore e al dialogo. Il tutto inserito nella cornice dell’ultima cena, che ha aperto e chiuso la rappresentazione. Questa splendida e intensa giornata ha avuto la sua naturale conclusione con la celebrazione eucaristica nella basilica di Santa Cristina.

AUTORE: Gaia e Sofia Corrieri