Intelligente, affabile e’ nostro

Cittadinanza onoraria al card. Antonelli, 70enne ex vescovo della città

Il card. Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze e già vescovo della diocesi di Sant’Ubaldo (1982-1988), è ‘cittadino onorario’ di Gubbio dal 14 luglio; la popolazione eugubina non solo è aumentata di una unità, ma si è qualificata ulteriormente. Gli è stata consegnata dal sindaco Orfeo Goracci nel corso di una solenne cerimonia, molto partecipata, svoltasi presso la residenza comunale, presenti il vescovo mons. Mario Ceccobelli, l’emerito mons. Pietro Bottaccioli e Giovanni Battelli, in rappresentanza del comitato costituito da quanti sono nati nell’anno 1936. Sullo sfondo il Gonfalone della città, della società Balestrieri e del gruppo Sbandieratori, a richiamare la dimensione di un riconoscimento voluto dalle istituzioni, condiviso dalle espressioni folkloristico tradizionali che della città esprimono la connotazione più autentica. Nella deliberazione adottata dal Consiglio comunale (con l’astensione del ‘verde’ Ubaldo Scavezzi e la non partecipazione al voto di Gabriele Tognoloni del ‘gruppo misto’) si richiamano ‘l’alto profilo’ dell”impegno umano e pastorale durante il mandato episcopale nella diocesi di Sant’Ubaldo’, ‘l’autorevolezza’ della missione apostolica, la piena adesione allo ‘spirito del popolo eugubino’, le ‘doti di intelligenza, affabilità e discrezione’, il costante dialogare ‘con singole persone, gruppi ed istituzioni’ che gli hanno consentito di lasciare ‘un segno di ricchezza indelebile nella mente e nel cuore degli eugubini’. ‘Viva Gubbio, una città alla quale sono sempre appartenuto con il cuore; ora sono davvero eugubino. Grazie veramente, mi sento davvero onorato!’ ha esclamato il cardinale tra uno scroscio di applausi sinceri. La consegna della cittadinanza onoraria, è avvenuta nel contesto di una circostanza particolare: festeggiare i 70 anni con i coetanei eugubini. La giornata era cominciata con il pontificale in cattedrale, presenti il Sindaco con il gonfalone e tanti fedeli non ‘settantenni’. All’omelia il card. Antonelli ha ricordato i tratti essenziali del suo episcopato, teso soprattutto a valorizzare ruolo e centralità delle parrocchie e delle famiglie ‘entrambe frontiere della Chiesa’. In un clima di emozione, qualcuno ha ricordato le anticipazioni di stampa che lo indicavano tra i ‘papabili’. ‘Non glielo auguriamo – ha sorriso mons. Ceccobelli – perché lo perderemmo!’. Colloquiare con un cardinale è relativamente difficile, con un Papa quasi impossibile!

AUTORE: Giampiero Bedini