Con “Ars Sacra”, Gubbio riscopre i luoghi d’arte e spiritualità

Quella che sta iniziando sarà una stagione estiva all’insegna della riapertura degli spazi espositivi e museali, per favorire una “rinascita” e un rilancio del turismo artistico-culturale nella città di Gubbio, ma anche una nuova consapevolezza – tra gli stessi eugubini – del ricco patrimonio d’arte sul territorio. In questo senso, stamattina è stato presentato il progetto “Ars Sacra – Percorso di valorizzazione delle chiese eugubine”, promosso dalla Diocesi e dall’associazione culturale “La Medusa”, che da anni ormai custodisce i luoghi espositivi del Polo museale diocesano.

Anche a Gubbio “La lunga notte delle chiese”

Per la prima volta, la Diocesi di Gubbio aderisce quest’anno all’iniziativa nazionale “La lunga notte delle chiese”, che si svolgerà venerdì 4 giugno in tutta Italia e, per questa edizione, ha come tema la fragilità. L’idea nasce nel 2016 dal progetto “Lange Nacht der Kirchen” ideato in Austria e in Alto Adige già da molti anni, coinvolgendo centinaia di chiese in contemporanea. Per un giorno, nella splendida cornice di tante chiese italiane, vengono organizzate diverse iniziative e programmi culturali: visite guidate, mostre, musica, teatro, letture, momenti di riflessione e tanto altro. A Gubbio, “La lunga notte delle chiese” si coniuga con il progetto “Ars Sacra” che per la sera del 4 giugno, dalle ore 21 alle 23, promuove l’apertura della chiesa di Santa Maria dei Laici, quella della Madonna del Prato e della chiesa di San Giuliano in via dei Consoli. In ogni sede sarà possibile partecipare a visite guidate e spiegazioni sui luoghi e sulle opere presenti.

“Ars Sacra” per riscoprire la storia e l’arte

Il progetto “Ars Sacra” nasce dalla volontà della Diocesi di Gubbio di creare un vero e proprio circuito per favorire la fruibilità di alcune chiese del centro storico, per una visita più ampia e approfondita di questo importante patrimonio. Il programma delle aperture si articola dal 4 giugno al 12 settembre, con incontri, concerti, visite guidate, laboratori, aperture serali che verranno comunicate via via nelle prossime settimane dall’associazione culturale “La Medusa”, ente gestore del Polo museale diocesano, che metterà in campo i suoi volontari per dare servizi di apertura e fruizione guidata di questi splendidi luoghi d’arte e di culto.
Le chiese coinvolte nel progetto sono Santa Maria dei Laici (detta dei Bianchi), San Pietro, La Santissima Trinità (detta della Misericordia), Santa Maria dei Servi (detta al Corso), San Giuliano, Madonna del Prato e Santa Croce della Foce. Durante tutto il periodo sarà possibile – su prenotazione – richiedere la fruizione del percorso. L’iniziativa, sostenuta anche dalla Conferenza episcopale italiana (Cei), prenderà il via dal 4 giugno con l’evento serale legato a “La lunga notte delle chiese”.

Paolucci Bedini: “I luoghi che raccontano la fede e la spiritualità del territorio”

Le iniziative del progetto “Ars Sacra” sono state presentate dal vescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci Bedini, e dalla presidente dell’associazione culturale “La Medusa”, Elisa Polidori.
“Tutto questo si aggiunge – ha spiegato la Polidori – al circuito del Polo museale diocesano, per riscoprire quel corollario di chiese cittadine che compongono come una preziosa collana di perle”.
“Si tratta di un progetto – ha detto il vescovo Luciano – che ci aiuta a ritrovare e riscoprire le chiese più belle della città di Gubbio e del nostro territorio, sia per la fruizione dei turisti sia per gli eugubini, come occasione di approfondimento e anche di catechesi. In questo senso, ‘La lunga notte delle chiese’ sarà l’occasione non solo per visitare questi luoghi ma anche per vivere momenti culturali e artistici, oltre che per raccontare la fede e la spiritualità di questa terra”.
“Abbiamo anche un importante obiettivo turistico – aggiunge Elisa Polidori – che è quello di provare a contribuire ad aumentare la permanenza di visitatori e turisti a Gubbio, perché solo per compiere il percorso di ‘Ars Sacra’ è necessaria un’intera giornata”.

Il dipinto restaurato e ricollocato a San Giuliano

La presentazione di “Ars Sacra” si è svolta nella chiesetta di San Giuliano, che si affaccia lungo via dei Consoli e sul palazzo del Bargello. Nel piccolo scrigno di architettura religiosa cittadina è stato ricollocato proprio in questi giorni il dipinto del primo altare a destra. Si tratta di un’opera recentemente restaurata che raffigura la Madonna con il Bambino e i santi Omobono, Giobbe e Giuliano. È il quadro che la corporazione dei sarti si era impegnata a far dipingere in onore del loro patrono, sant’Omobono, dopo aver ottenuto con rogito notarile l’affidamento della chiesa nel 1714. La tela, recentemente attribuita a Giuseppe Malatesta (Fabriano 1650-1719), allievo del Campeggi in Ancona e del Brandi a Roma, è stata restaurata a cura dell’azienda eugubina Menichetti Confezioni srl.

Informazioni e prenotazioni

Le visite guidate del percorso “Ars Sacra” vanno prenotate e concordate con operatori e volontari dell’associazione “La Medusa” ai seguenti recapiti: telefono 0759220904 – email info@museogubbio.it – web www.ars-sacra.it.