La bottega del mosaico

La tradizione artigianale ad Orvieto ha conosciuto una storia luminosa, lunga decine di secoli. Le radici della creazione artistica, volta a valorizzare la bellezza del creato, non si sono estinte, ma stanno mostrando interessanti segnali di rinascita. Tra i vari giovani che hanno deciso di impegnare le loro risorse in questo campo così fecondo abbiamo incontrato una mosaicista, Silvia Iencinella, che sta per aprire un suo laboratorio. Come è nata la sua passione per il mosaico? ‘Avevo nove anni ed un’insegnante notò la mia propensione per le arti figurative e mi propose di eseguire un piccolo mosaico, S. Giovanni bambino, realizzato con carta patinata delle riviste, ridotta in piccole tessere. In età adulta ho ripreso il mosaico formandomi presso l’illustre maestro Brando. Gli incoraggiamenti di maestri mosaicisti esperti hanno contribuito alla scelta di trasformare questa passione in un’attività lavorativa’. Quali sono le difficoltà e le soddisfazioni di questo lavoro? ‘Ci sono due generi di difficoltà; anche se è un’attività artistica-artigianale è pur sempre un lavoro imprenditoriale, con tutte le incertezze che il rischio d’impresa comporta soprattutto nel gestire un’azione di marketing per il raggiungimento della giusta nicchia di mercato. Un’altra difficoltà riguarda il livello di creatività. Talvolta i vuoti creativi danno una spiacevole sensazione di inadeguatezza, ma sono un percorso obbligato per tutti gli artisti. Le soddisfazioni sono molteplici; per me è una grande emozione riuscire a lavorare con le mani per partecipare attivamente, come artefice, alla bellezza creativa di Dio’. È possibile un’integrazione tra la tradizione antica e quella moderna? ‘Certamente, le antiche tecniche esecutive dei mosaici si utilizzano tuttora; buona parte dei materiali per le composizioni musive attuali sono gli stessi da almeno due millenni. Le nuove generazioni di mosaicisti hanno la possibilità di integrare tecniche e materiali tradizionali con leganti di concezione moderna e tecnologicamente avanzata. Tuttora si realizzano mosaici dal gusto estetico antico fino all’astratto e d’avanguardia, anche come arredo urbano ed oggettistica’. Orvieto è un terreno adatto per aprire questa attività, considerando la sua millenaria tradizione artistica? ‘Una città storica e d’arte come Orvieto è uno dei luoghi più adatti per un laboratorio come il mio; la collocazione nel centro oltretutto mi offre la visibilità ottimale sia con i residenti che con i turisti, che hanno una sensazione di continuità tra ciò che vedono sulla facciata del Duomo e le tecniche decorative che utilizzo. (www.mosaiciartigianali.it).