La catechesi riparte dalla famiglia

Diocesi. L'annuale Convegno indica delle linee guida per il nuovo anno pastorale

Si è svolto a Sferracavallo di Orvieto il consueto Convegno diocesano annuale che dà delle linee guida per il nuovo anno pastorale. L’incontro, avvenuto nel pomeriggio di sabato 20 settembre, è stato visto in preparazione al Convegno regionale, voluto dalla Ceu, che si terrà ad Assisi il 18 e 19 ottobre e che avrà come tema ‘La famiglia, futuro di tutti’. Il convegno si è articolato in due momenti, che riflettono le tappe che sono futuro e fonte del nucleo familiare: il primo di catechesi e liturgia, il secondo – in cui hanno offerto delle testimonianze i membri della Consulta pastorale per la famiglia – sulla conseguenza del nostro essere cristiani. La crisi del nucleo familiare consegue alla mancata crescita della nostra fede. Questa crisi, scaturita da vari fattori socio-educativi, ha però il merito di scuotere la Chiesa, di indicare gli adulti, i genitori, la famiglia, come principali ed insostituibili protagonisti del cammino di fede dei giovani (il nostro futuro). L’Ufficio catechistico ci ha ricordato che già nel battesimo ai genitori, al padrino ed alla madrina, viene richiesta la consapevolezza della responsabilità all’educazione alla fede. Questa educazione inizia con il battesimo ma deve continuare, e deve crescere il nostro essere di Cristo. Molte delle carenze della vita di fede dei cristiani rimandano all’ambiente ostile o agnostico della famiglia: la comunità parrocchiale ha il compito di porsi a fianco della famiglia e di sostenerla, senza però sostituirla, in questa opera educatrice. La mancanza, da parte della comunità parrocchiale, dell’accompagnamento dei genitori dopo il battesimo genera spesso l’allontanamento dei genitori e di conseguenza dei figli. La pastorale della famiglia, per essere veramente efficace, deve inoltre iniziare già prima dalla famiglia stessa. Da qui l’esperienza che ci hanno comunicato alcune coppie di coniugi che, facendo parte della Consulta della famiglia, sono animatori, nelle varie zone della diocesi, dei corsi di preparazione al sacramento del matrimonio. Possiamo renderci facilmente conto che stiamo parlando di una struttura circolare, che non ha un inizio ed una fine. La famiglia come educatrice primaria ed insostituibile dei figli, e figli che a loro volta diventano protagonisti responsabili del proprio futuro, preparandosi adeguatamente al matrimonio insieme ad altre coppie di fidanzati. La Chiesa principalmente chiama in questo ambito i laici a riappropriarsi del proprio ruolo di apostoli e testimoni nel nostro tempo.

AUTORE: Anna Elena Franzoni