La cattedrale di Orvieto festeggia i 712 anni dalla sua dedicazione

Ammessi dal Vescovo due candidati al diaconato. Istituiti ministeri del lettorato e dell'accolitato

La Chiesa particolare di Orvieto – Todi ha vissuto la scorsa settimana una grande gioia, con la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Decio Lucio Grandoni, per l’anniversario della dedicazione della cattedrale di Orvieto, dedicazione avvenuta nel 1290, e per l’occasione resa ancora più solenne dall’ammissione di due candidati al diaconato e l’istituzione dei ministeri dell’accolitato e lettorato ad alcuni fratelli laici. E’ stata la festa di tutta la diocesi, come ha ricordato nell’omelia il Vescovo, perché Cristo con la sua morte e risurrezione è diventato il tempio vero della nuova alleanza ed ha redento il popolo santo che è la Chiesa, tempio di Dio edificato con pietra viva, nel quale viene adorato il padre in spirito e verità. i fedeli presenti hanno vissuto una forte emozione quando il diacono ha chiamato i candidati ai ministeri, iniziando dal giovane Matteo Mortaro, al quale è stato conferito il ministero del lettorato per proclamare degnamente le letture della sacra scrittura, affinché i fedeli nutrino nel loro cuore un amore vivo e soave delle letture divine. Successivamente il vescovo ha conferito il ministero dell’accolitato a Emanuele Cavalletti e franco Emili, due giovani sposati affidando loro il compito di curare il servizio all’altare, aiutare il diacono e il sacerdote nelle azioni liturgiche, distribuire come ministri straordinari la santa comunione e di portarla ai malati e agli anziani, nonché se incaricati, di esporre pubblicamente all’adorazione dei fedeli il sacramento della santissima Eucarestia. Poi mons. Grandoni ha proceduto all’ammissione tre i candidati al diaconato permanente lo stesso Franco Emili e Alvaro Brustenga, già accolito, che uniti agli atri candidati ammessi in precedenza sono complessivamente sei i fratelli che hanno iniziato il cammino della formazione per imparare a vivere secondo l’insegnamento del vangelo, a consolidarsi nella fede e nella carità. Essendo i candidati coniugati, le rispettive mogli hanno acconsentito pubblicamente affinché il loro sposo intraprenda il cammino verso l’ordine diaconale, a servizio della comunità cristiana. C’è da ringraziare il Signore perché in tempi nei quali si parla con insistenza di crisi vocazionali, la nostra Chiesa particolare di Orvieto – Todi, viene arricchita da tanti fratelli che scelgono la via che li conduce alla totale consacrazione a Dio nel servizio della Chiesa. E’ veramente il caso di dire che lo Spirito santo continua a soffiare impetuoso anche nella piccola ma fervorosa parrocchia di Ammeto guidata da mons. Giuseppe Granieri, considerato che i fratelli, ai quali sono stati conferiti i ministeri e l’ammissione tra i candidati al diaconato, provengono quasi tutti da questa porzione di diocesi. E mentre ci auguriamo che l’azione dello Spirito perseveri con tanta forza, accogliamo con gioia e gratitudine i propositi di questi fratelli, pregando affinché porti a compimento l’opera che ha iniziato con loro.

AUTORE: Antonio Cecchini