La clausura “aperta”

Montone. Conferenza “L’Ordine di santa Chiara nel territorio altotiberino”
Nella foto un momento della conferenza
Nella foto un momento della conferenza

Un’interessante iniziativa ha illuminato un fresco pomeriggio domenicale nel centro storico di Montone, attirando molte persone nell’angusto ma sempre affascinante monastero delle Clarisse. La conferenza, dal titolo “L’Ordine di santa Chiara nel territorio altotiberino”, inserita nel programma di “E se le donne… Rassegna di eventi al femminile”, ha visto la partecipazione di Giovanna Casagrande, Giovanni Cangi e Vittorio Angeletti.

Le Clarisse, ha ricordato la prof. Giovanna Casagrande , sono le religiose di voti solenni appartenenti all’Ordine fondato da san Francesco e santa Chiara d’Assisi nel 1212, e che seguono la Regola approvata da Papa Innocenzo IV nel 1253. Si narra che il Secondo ordine francescano nacque nella notte della domenica delle Palme 1211 o 1212, quando Chiara, fuggita dalla casa del padre, si recò alla Porziuncola di Assisi dove si fece tagliare i capelli da Francesco e ricevette il velo monastico. Affidata inizialmente alle Benedettine, quando venne raggiunta dalla sorella Agnese, fu trasferita negli umili locali annessi alla chiesetta di San Damiano (da cui derivarono il nome di Damianite).

La regola di vita dell’Ordine era inizialmente costituita da alcune semplici istruzioni dettate da san Francesco, ma queste osservanze, in base a quanto stabilito dal Concilio lateranense IV, dovettero cedere il posto alla Regola benedettina. Fu poi tre anni dopo il card. Ugolino dei Conti, il futuro papa Gregorio IX, a formulare per loro una nuova regola, molto rigida, che prevedeva l’obbligo della clausura. Questa regola fu definitivamente redatta da Chiara (per cui è detta “Regola di santa Chiara”) e venne approvata da Innocenzo IV nel 1253.

Interessanti sono stati gli interventi storici di Cangi e Angeletti, che hanno affrontato il tema degli insediamenti delle Clarisse nei monasteri tifernati, il primo, mentre il secondo ha riportato alla luce alcuni interessanti documenti che hanno segnato la storia delle Clarisse nella comunità montonese di qualche secolo fa.

L’intervento che però è più uscito dagli schemi è stato quello di suor Damiana Ardesi la quale, accompagnata dalle altre monache di Montone, ha riportato la discussione all’attualità della vita del monastero, aprendo idealmente le porte della clausura e facendo capire l’importanza che esso ha nella vita sociale del paese. Un intervento appassionato che ha sorpreso e rallegrato i presenti.

Domenica prossima, 26 aprile, il monastero di Montone ospiterà un altro incontro di preghiera: a partire dalle ore 18 sarà possibile ascoltare e meditare la catechesi su “Gesù incontra Simone il fariseo e la donna peccatrice”.

 

AUTORE: Roberto Persico