La coppia al centro

CHIESA E FAMIGLIA Seminario di studio in preparazione al futuro Convegno

Oltre sessanta coppie, con bambini al seguito, hanno partecipato domenica al primo seminario di preparazione al VII Convegno ecclesiale regionale, che si terrà ad Assisi nell’ottobre 2008. Riunite a villa Sacro Cuore di Città di Castello, hanno seguito le relazioni e sono intervenute con domande e riflessioni, sollecitate dalla relazione di mons. Peri (vedi l’articolo sotto). La struttura dei seminari – una giornata intera con ampi spazi per il confronto – favorisce le relazioni e gli scambi di esperienze. Nel pomeriggio, al centro dell’intervento di Maurizio e Paola Leonardi, dei Cooperatori salesiani di Terni, c’era proprio la ‘Relazione nella vita di coppia’ su cui hanno proposto un”esercitazione al confronto’. Sulla relazione ha posto l’attenzione anche mons. Sergio Nicolli, direttore dell’Ufficio nazionale di pastorale familiare, che seguirà il percorso di preparazione al Convegno regionale, e che nel pomeriggio ha commentato con taglio propositivo i dati sulla situazione della Pastorale familiare nelle diocesi umbre. ‘Il matrimonio è un sacramento che edifica la Chiesa’ ha detto mons. Nicolli. Se prima del Concilio Vaticano II l’attenzione era centrata sul sacramento dell’Ordine, oggi è sempre più chiaro il fatto che ‘matrimonio e ordine sacro sono due modi diversi di vivere lo stesso Amore’. Per questo ‘quando gli sposi vivono la loro vita, sono ‘buona notizia’, ovvero annunciano il Vangelo’. Nicolli ha ricordato come la Chiesa abbia cominciato a vedere la famiglia come risorsa per la Chiesa stessa e per la società quando è andata in crisi, visto che nel ’68 veniva presentata come ‘istituzione superata’ con esperimenti di convinvenze alternative che oggi hanno lasciato il segno. Oggi anche nel sociale c’è un recupero del valore della famiglia, sebbene in questa rivalutazione ci sia anche il pericolo opposto del ‘familismo’ di chi la pone come un assoluto. ‘Ma la famiglia è a servizio della persona’ ha ribadito Nicolli, sottolineando l’importanza di tale affermazione nel rapporto con i figli. Sulla pastorale familiare delle diocesi umbre ‘c’è molto da lavorare’, ha aggiunto. La situazione tra le diocesi è molto diversa, con alcune che si limitano a proporre i corsi di preparazione al matrimonio, altre che hanno anche un consultorio familiare, altre ancora che offrono incontri per separati. ‘Per esempio, una diocesi magari non fa grandi cose – ha detto Nicolli – ma fa un’accoglienza in cui viene stabilita una relazione personale, che è l’unica che dà frutti nella pastorale familiare. Nicolli ha poi osservato come ‘nella vostra realtà hanno gran peso le associazioni e movimenti’, ma ha richiamato che la pastorale familiare non si identifichi con essi, per esempio delegando ad essi i corsi di preparazione al matrimonio, tuttavia che vengano valorizzati e interpellati in un progetto diocesano. Altri punti su cui lavorare – indicati da Nicolli – sono l’educazione all’affettività, che in alcune diocesi si sta sperimentando; i corsi di preparazione al matrimonio, da rinnovare in modo da rendere possibile la continuazione dell’incontro dopo le nozze, il coinvolgimento della comunità nella celebrazione. ‘I vescovi umbri vogliono rilanciare la pastorale familiare e da questi seminari, dal coinvolgimento delle coppie e di quanti sono impegnati a vario titolo per la famiglia ci attendiamo indicazioni e proposte’ ha ricordato mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, delegato Ceu per la pastorale familiare. In questo anno, spiega padre Luciano Temperilli, passionista, responsabile della Pastorale familiare regionale, tutto l’impegno sarà per il Convegno, ovvero per l’individuazione di linee pastorali comuni alle otto diocesi.

AUTORE: Maria Rita Valli