La Fabbriceria inizia a operare per il Duomo e per Todi

Il nuovo Ente provvederà alla manutenzione e al restauro dei beni patrimoniali

Il duomo – concattedrale di Todi è stato sempre visto come luogo di riferimento religioso e civile della comunità tuderte perché questo edificio monumentale, che domina la piazza principale del capoluogo comunale, è stato realizzato e valorizzato con il lavoro e le risorse di molte generazioni ed, opportunamente, la promulgazione dei risultati dell’ultimo Sinodo diocesano lo ha riconfermato come luogo d’incontro e di riferimento non solo dei residenti nel centro comunale ma di tutte la comunità presenti nel suo vasto territorio, entità sociali che “solo se inserite, di fatto, nella vita diocesana sono autentiche comunità cristiane”. Per la piena valorizzazione del ruolo centrale del duomo nella vita della comunità tuderte indubbiamente esistono gravi difficoltà ambientali, derivanti anche dalle difficoltà di condizionamento interno, accesso e parcheggio veicolare, ma questo ci può e ci deve spronare a dimostrare anche oggi la nostra capacità ed il valore del nostro lavoro risolvendo positivamente questi problemi che non possono condizionare un punto di riferimento per un territorio di cui i cristiani sono da secoli parte integrante e sostanziale, in particolare sotto il profilo spirituale e sociale. Proprio in questo contesto s’inserisce la costituzione della Fabbriceria del duomo di Todi, opera disposta ai sensi del regolamento che disciplina l’amministrazione delle opere di culto (Dpr 33/1987 e successive) che, senza alcuna ingerenza nei servizi di culto, provvede alle “spese di manutenzione e di restauro dei beni patrimoniali e delle offerte a ciò destinate”, amministra i beni destinati al culto ma solo come partita di giro, perché investe le risorse disponibili in opere stabili, in arredi, suppellettili ed impianti necessari alla chiesa ed alla sacrestia e si fa carico di tutti gli oneri connessi, il tutto nella più cristallina trasparenza. Con la costituzione della Fabbriceria il duomo di Todi ottiene quelle garanzie di professionalità, continuità ed efficienza che l’Opera del duomo garantisce già da molti anni alla città di Orvieto, riaffermando il ruolo centrale e paritetico di questa chiesa Concattedrale, non solo come seconda sede della cattedra vescovile e luogo principale di culto della comunità cristiana locale ma anche come punto fermo d’incontro sociale e di riferimento aggregante del comprensorio tuderte. L’Amministrazione della Fabbriceria dovrà sicuramente superare il disinteresse di parte dei cittadini ma sono anche certo che la parte migliore del nostro popolo sarà sempre solidale con chi amministrerà con oculato disinteresse le risorse necessarie al suo duomo e le utilizzerà con saggezza come un investimento per il futuro e per quello dei nostri figli e non come un occasionale gesto di disponibilità. Ad Alessandro Di Paola ed a Elisabetta Gatti, eletti rispettivamente presidente e segretario della Fabbriceria, ed ai consiglieri, Margherita Bergamini, don Carlo Franzoni, Antonino Mannaioli, Giuseppe Mariotti, Alberto Schippa, auguriamo un cordialissimo “Buon Lavoro”!

AUTORE: Renato Domenico Orsini