Incontro mons Ivo Baldi, vescovo da circa 1 anno di Huaraz, una cittadina di 100.000 abitanti a 3.100 metri sul livello del mare, la cui diocesi deriva dallo smembramento dell’Arcidiocesi di Lima, avvenuto circa 102 anni fa. Vissuto per anni come parroco in piccoli centri di ruralità antica della Cordigliera delle Ande a contatto con i campesinos, l’impatto è con una certa modernità che sta facendo affiorare unitamente a un cambiamento culturale, problemi come l’Aids, la droga e il consumismo. Nella città di Huaraz non ci sono fabbriche, ma solo commercio agricolo; qui si ragiona in termini rurali e non vi sono categorie per affrontare i problemi nuovi causati dai mezzi di comunicazione. E’ una società con pochi anticorpi, quindi molto influenzabile da chi ha interesse a tenerla soggiogata con una propaganda che addormenta, come quella effettuata dalla televisione di bassissimo profilo, voluta dal governo di Fujimori che trasmette solo programmi di intrattenimento e non ha alcun interesse ad usare il mezzo televisivo a scopo educativo, una esigenza di primaria importanza.Vi sono problemi a tutti i livelli, politico, sociale e sanitario. Qui è tutto da fare dal punto di vista del comfort. E’ un mondo di angustie materiali dalle quali i giovani cercano di uscire emigrando verso i paesi del sud-America, sperando di potere effettuare un salto di qualità materiale. Il 57% della popolazione è povera il 20% è sotto la soglia della miseria più totale. La diocesi di Huaraz non ha alcun bene, vive di poca carità che è destinata al Seminario e ai malati. E’ stata istituita una Commissione diocesana che ogni giorno effettua visite ai malati in ospedale per portare medicine e sostentamenti. Solo chi può pagare può curarsi con medicine mirate e risolutive. Chi non ha i mezzi muore. Ad esempio l’ospedale di Huaraz non ha lenzuola, in compenso, i medici sono competenti e straordinario è l’aiuto delle suore canadesi. Nel Seminario studiano circa 41 ragazzi ma non hanno i libri, possono usare i pochi della biblioteca ma non ne hanno per studiare a casa. Si sostentano lavorando la terra intorno al Seminario, coltivando patate e verdure. L’adozione culturale potrebbe veramente essere la proposta per chi volesse fare del bene in questa parte del Perù. Con l’aiuto di mezzi forniti da amici, prima di venire in Italia mons Baldi ha acquistato 1.000 metri di terreno pianeggiante, che è costato circa 17.000 lire al metro. Entità internazionali come Adveniat e Misereor di origine tedesca inviano aiuti sistematici perché, ad esempio, destinano tutte le elemosine di certi periodi liturgici all’aiuto strutturato della diocesi. La diocesi di Milano ha una fondazione per le opere di evangelizzazione. Gli introiti dell’8 per mille pervengono per essere usati solo con finalità sociali e non religiose. Costruiranno una piccola struttura comunitaria per il carcere, destinandone una parte a corsi per catechisti. La famiglia è molto fragile, per la grande emigrazione stagionale che logora i sentimenti. La gente è buona e i bambini adorabili esprimono felicità e gioia. A livello di Chiesa molti giovani hanno percorso un cammino di salvezza. Il tasso di natalità è dimezzato.Vi è anche diminuzione di mortalità infantile in seguito a campagne di vaccinazione. Il Governo ha assunto una politica violenta verso la donna dal 1995 minacciandola di sterilizzazione se non si adegua al controllo delle nascite. Problema arduo da superare in quanto la donna, sia coniugata che nubile è vittima di violenza e di abuso sessuale a causa dell’alto tasso di ubriachezza degli uomini. Vi è una notevole libertà sessuale. Vige la convivenza prematrimoniale, come prova, e molte, di conseguenza, sono le ragazze madri dei cui diritti, comunque, lo Stato si fa carico. Non mancano, quindi i problemi ma le persone di questa parte del mondo vivono con grande familiarità il rapporto con i sacerdoti e con il Vescovo. “Sto in ascolto, cerco di capire i problemi per vedere in che modo si possono risolvere. Cerco di concentrarmi su dove condurre la mia Chiesa che sarà messa a dura prova dalla incombente modernizzazione il cui impatto, ripeto, in questo tessuto senza anticorpi rappresenta un grave rischio. Esploro come san Paolo la capacità di sentirmi padre senza pretendere di essere capito”.
“La mia Chiesa sarà messa a dura prova dalla modernizzazione”
A colloquio con mons. Ivo Baldi, vescovo di Huaraz in Perù
AUTORE:
Adria Chimenti Augusti