La morale del profitto e le mele marce

La forza del profitto. Che cosa non si è disposti a fare per lui. Si arriva a invocare persino la morale, che si riscopre utile all’uomo, anche all’economia e persino alla finanza e ai suoi profitti. Può diventare un peccato mortale anche un falso in bilancio, non tanto perché è falso, ma perché danneggia il mercato finanziario. Fa perdere infatti la fiducia anche in coloro che stendono bilanci veritieri insinuando il sospetto e l’allontanamento dei clienti dal mercato finanziario. Il presidente degli Usa è dovuto intervenire con quello che è stato chiamato il “discorso delle mele marce”. La riscoperta della correttezza, della lealtà nei rapporti, e in ultima analisi della moralità, è piuttosto strumentale e contorto, assomigliando ad uno stratagemma di stampo utilitaristico. E tuttavia può servire a far emergere la fondamentale e più vera idea che l’osservanza delle regole basilari dei comportamenti umani è una via necessaria per la vita dei singoli e delle collettività. Ma dove prendere queste regole? E come poterle osservare? Si risponde normalmente: dalla propria coscienza. E se questa viene meno, si offusca talmente da non sentire più alcun richiamo interiore sopraffatta dalla idolatria del profitto subito ad ogni costo e a danno di qualsiasi altro? Non resta che la correzione fraterna di chi ha competenza e autorità o autorevolezza, il controllo sociale democratico degli organismi competenti che tutelino la legalità dei procedimenti nei quali sono coinvolte altre persone, l’educazione all’etica professionale e più in generale alla moralità insegnate nelle scuole e nelle università. Non è tutto e sarebbe molto meglio se regnassero stili e modi di vita improntati a giustizia, amore del prossimo (come se stessi), alla solidarietà, alla ricerca del bene comune, alla costruzione di un mondo rispettoso della dignità umana. Ma non possiamo essere ingenui e riteniamo comunque un vantaggio aver riscoperto e rimesso in circolazione l’idea che chi vuole fare il furbo, nel caso degli illeciti finanziari, ma anche nei casi più diversi che riguardano tutti gli ambiti della società, non fa solo del danno agli altri e a tutto un sistema sociale, ma a lungo andare danneggia anche se stesso e i suoi figli. Dobbiamo denunciare purtroppo che di mele marce ce ne sono in tutte le categorie di persone e di ordini professionali, anche tra i preti, come è successo in America. E il danno è immenso. E si deve dire che ci sono anche quelli che enfatizzano le cose e fanno di ogni erba un fascio. Sono le mele marce dell’informazione che tendono a generalizzare e a utilizzare al proprio interesse il delitto, la truffa e lo scandalo. Veri avvoltoi che si nutrono di carogne e diffondono l’acre odore del male rendendo l’aria irrespirabile. Bisogna reagire al negativo estirpandolo dalle radici che affondano nel cuore dell’uomo. Per questo ritengo che sia necessario approdare al discorso cristiano che propone e tende a raggiungere la rinascita radicale dell’uomo interiore, diventando “nuova creatura in Cristo”, non limitandosi a qualche aggiustamento di tiro sul piano dell’ etica sociale e della legalità finanziaria. Queste non avranno lunga vita e cesseranno di essere efficaci appena passata la fase dell’emergenza e della paura. Far fruttare i talenti, va bene, come dice la parabola evangelica, ma senza voler imbrogliare il Padrone, che non ci sta.

AUTORE: Elio Bromuri