La scuola materna “Madonna del Campione” ha bisogno di cure

Todi / Ospita circa 100 bambini. Urgente il rifacimento del tetto e le scale di ingresso

Il complesso degli edifici esistenti presso il santuario della Madonna del Campione sono stati sempre al centro della vita sociale e religiosa della città di Todi, anche per la loro vicinanza alla piazza maggiore. Soprattutto il santuario a cui sono affezionati i cittadini di Todi, che è molto frequentato. Ma accanto ci sono edifici che hanno ospitato per decenni la casa della Giovane retta dalle suore Salesiane, che molti ricordano con riconoscenza. Nel secondo dopoguerra, per iniziativa del compianto mons. Angelo Alcini, è sorta la scuola materna “Madonna del Campione” che con il tempo è cresciuta giungendo ad ospitare un numero di bambini vicino ai 100 con l’asilo nido, con la parte parrocchiale e la parte comunale. La sezione parrocchiale ospita 75 bambini, gli altri frequentano la sezione comunale. I 75 bambini della sezione parrocchiale sono suddivisi in tre sezioni di materna e una di nido-ludoteca. Alla crescita dei piccoli provvede un corpo didattico guidato da una coordinatrice e composto da tre insegnanti curricolari, due aggiunte, un docente di musica e uno di inglese; completano “la famiglia” un’ausiliaria e due cuoche. Molte e diversificate sono le attività proposte dal piano dell’offerta formativa che, rispettando la tipologia di scuola, privilegiano la relazione educativa adulto – bambino, il rapporto tra pari, il metodo dell’esperienza e favoriscono la responsabilità educativa dei genitori. Questo “piccolo mondo” a misura di bambino, un complesso di oltre 2.000 metri quadrati, gestito dalla parrocchia del duomo “Ss. Annunziata”, ha i suoi problemi di reperimento delle risorse soprattutto per lavori improrogabili all’edificio, che gravano soprattutto sul rappresentante legale mons. Nello Bertoldi. Uno dei lavori eseguiti è stato il consolidamento statico di tutto l’edificio (legge decreto legislativo del 29 – 09 – 1994 n. 626) per un importo di euro 200 mila. Un lavoro in corso finanziato dalla Regione Umbria, riguarda il rifacimento di una parte del tetto per l’importo di euro 144 mila. Tra i lavori programmati c’è il rifacimento del tetto restante, compresa la chiesa e scalinata di accesso ed uscita per il piano soprastante la scuola. I problemi sia ordinari che straordinari sono tanti e mons. Bertoldi oltre la sua buona volontà e impegno, spera e confida in una maggiore attenzione e sensibilità della cittadinanza. Concludiamo sottolineando che sia il santuario che le opere annesse sono un vanto per il centro storico e per tutta la città e ne arricchiscono la vita religiosa e sociale e meritano l’attenzione e l’aiuto di tutta la cittadinanza.

AUTORE: Carlo Taddei