‘Lasciamo parlare Cristo in noi’

GIORNATA di preghiera per le vocazioni: esperienza di tre giovani inseriti nel 'propedeutico' di Todi, la comunità in cui si vive dopo il primo discernimento vocazionale

Domenica 13 aprile si celebra la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Attualmente, al ‘propedeutico’ di Todi vi sono 4 giovani e 6 al seminario di Assisi. Altri ragazzi sono stati indirizzati dal Vescovo in altre case di formazione. Incontriamo tre giovani che vivono nel propedeutico diocesano, Andrea, Emanuele e Claudio, rispettivamente di 20, 23 e 19 anni. Cosa vi ha spinto a fare chiarezza riguardo alla vocazione? Emanuele: ‘Il fatto è che ‘dentro’ hai una domanda profonda sulla vocazione, e così nasce l’esigenza di fare chiarezza, sia dal punto di vista spirituale che umano’. Andrea: ‘Per capire la vocazione occorre avere il cuore aperto verso Dio, lasciare parlare Cristo nella vita: solo così si può capire chiaramente se si può essere sacerdoti’. Claudio: ‘È la fede in Gesù, l’incontro con Dio e con la Chiesa che ti spinge a fare chiarezza’. Come Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni’ siete disposti anche voi a seguire Gesù, subito? Andrea: ‘Sono alcuni anni che cerco di seguirlo. Ho fatto le scuole superiori in questa comunità, spero di essere deciso fino in fondo’. Emanuele: ‘Anche gli apostoli all’inizio non erano certi al cento per cento. La stessa cosa succede per chi è nel propedeutico: siamo solo agli inizi. Sono qui proprio per chiarire’. Claudio: ‘Mi fido di Lui, anche se ancora è una fiducia che deve maturare’. Non abbiate paura! Ditelo con parole vostre, a un giovane che ‘sente’ ma ancora non ha coraggio di verificare seriamente. Emanuele: ‘Spalanca l’orecchio verso quella voce che per ora senti molto flebile, senza farti frenare dagli scogli che ogni giorno trovi di fronte’. Claudio: ‘Mettersi in gioco è sicuramente una responsabilità verso se stessi’. Andrea: ‘Lascia spazio alla preghiera, mettiti a tu per tu con Cristo. Da questo rapporto si trova la forza per non avere paura’. Cosa vi affascina di più del sacerdozio? Andrea: ‘Essere apostolo di Cristo in mezzo alla gente e annunciare loro la Parola’. Emanuele: ‘Educare la gente, soprattutto i giovani, ad incontrare Gesù, per avere la vera vita senza andare alla ricerca di cose inutili e dannose’. Claudio: ‘Portare Cristo e non noi stessi. Con la forza che viene dalla vita vissuta in rapporto con Dio’.

AUTORE: Marcello Cruciani