L’équipe di Pastorale giovanile della regione ecclesiastica, presieduta dall’arcivescovo mons. Renato Boccardo, ha dimostrato molto interesse nel valorizzare l’Anno della fede che il Papa inaugurerà nel mese di ottobre. Dopo vari incontri, anche con la Consulta delle aggregazioni laicali, è stato elaborato un progetto che in linea di massima è ormai definitivo. Insieme con la Commissione regionale per l’educazione, la scuola e l’università, la Pastorale giovanile ha indetto un concorso per tutte le scuole superiori della regione, ove gli studenti sono invitati a preparare un elaborato dal titolo All’origine dell’avventura cristiana. Si intende favorire un’analisi approfondita riguardo a degli aspetti storici, filosofici, artistici, connessi con gli inizi del cristianesimo e il suo diffondersi dalla terra di Gesù fino alla nostra terra umbra. Una seconda iniziativa è la realizzazione del sussidio per la Quaresima: ormai questo fascicoletto è una tradizione ed è diffuso in diverse migliaia di copie. Quest’anno, oltre alla meditazione quotidiana della Parola di Dio, presenterà anche un commento al Credo realizzato dai nostri otto Vescovi. Dopo la Pasqua, sabato 6 e domenica 7 aprile 2013 si svolgerà un raduno regionale dei giovani presso il Semiario regionale di Assisi, incontro che verterà intorno alla figura di “Cristo nostro contemporaneo”. Tutto il lavoro dei due giorni sarà il seguito dell’incontro dell’anno passato che partiva dal “sogno” di san Francesco di voler servire il “Padrone”, non il servo; ora si vuole aiutare il giovane a incontrare Gesù Cristo che dà significato alla vita, ad avere fede in lui, fidandosi della testimonianza apostolica e della Chiesa che lo rende presente. Infatti, la messa finale la celebreremo nella cattedrale di San Rufino, facendo un cammino da san Francesco a santa Chiara per giungere a san Rufino martire, che ci riporta all’inizio dell’avventura cristiana. Nei due giorni sono previsti incontri su vari temi che si focalizzeranno sulla fede in Lui. Nelle “tende” predisposte sarà possibile incontrarsi per pregare, per confessarsi, per dialogare su chi presenta dei dubbi, delle incertezze riguardo alla fede. A questo raduno sono invitati i giovani delle nostre parrocchie, movimenti e associazioni, ma anche i giovani contattati nelle scuole attraverso il concorso. La premiazione degli elaborati avverrà proprio in quei giorni. Infine la partecipazione alla Giornata mondiale della gioventù che avrà luogo a Rio de Janeiro in Brasile dal 23 al 28 luglio 2013, che ha come tema: “Andate, fate discepoli tutti i popoli (Mt 28,19)”. Si stanno prendendo accordi per il gemellaggio con una parrocchia della grande metropoli, per far sperimentare ai giovani umbri, abituati a delle piccole realtà, la complessità di una vita cristiana in una grande città del XXI secolo.
I mass media risorse per la catechesi
L’incidenza dei mezzi di comunicazione sociale sulla formazione delle coscienze è cosa nota. Meno noto è che alla relazione tra questo mondo e la catechesi i Vescovi italiani hanno dedicato una particolare attenzione nella redazione del Direttorio sulle Comunicazioni sociali “Comunicazione e missione” pubblicato nel 2004. Riportiamo la prima parte, il numero 56 del capitolo intitolato “Annuncio, catechesi e comunicazione”. “Saper leggere e servirsi in modo adeguato degli strumenti della comunicazione è il minimo oggi richiesto a un buon catechista”, così si apre il numero che segue, il 57, dedicato alle “attitudini comunicative dei catechisti”.
NELLO SPIRITO DEL “RINNOVAMENTO DELLA CATECHESI”
L’evangelizzazione costituisce la missione fondamentale della Chiesa in ogni tempo e cultura, e la catechesi rappresenta l’opera educativa della comunità che conduce i battezzati alla maturità della fede. La pastorale catechistica italiana ha avuto dopo il Concilio Vaticano II una stagione feconda di rinnovamento. Ora, all’inizio del nuovo millennio, si interroga sulle forme dell’evangelizzazione.
A tale proposito gli strumenti della comunicazione sociale offrono ai catechisti nuove risorse e nuovi percorsi per l’educazione alla fede. Molto è stato fatto in questi anni per dare seguito alle indicazioni del Documento di base che invitava a sviluppare una catechesi «non incolore» e a impiegare «con sapienza le tecniche didattiche più opportune».
I sussidi audiovisivi, le produzioni musicali, cinematografiche e televisive, i molteplici siti religiosi costituiscono nuove preziose risorse per i catechisti. Di grande rilievo è il contributo delle case editrici e dei centri specializzati nel produrre strumenti sempre più integrati con i nuovi linguaggi della comunicazione. Tuttavia l’apporto della comunicazione sociale non deve essere limitato ai puri e semplici mezzi.