Le fiaccole restino accese

Elezioni. Brunini si conferma sindaco di Spoleto. Cascia e Norcia al Centrodestra

Come La Voce non possiamo non aprire la pagina con i risultati delle elezioni comunali che hanno riguardato non solo Spoleto ma anche Norcia e Cascia e tanti altri comuni. Non mettiamo i risultati solo perché sono usciti in tempo reale su tutti i giornali. A livello nazionale hanno vinto tutti anche perché la forbice era molto stretta. Ma quello che intessa a noi è Spoleto dove Massimo Brunini è stato riconfermato al primo turno con una forte maggioranza. E non diciamo che si sapeva. Il risultato c’è, dietro ai numeri ci sono le persone che nel segreto dell’urna hanno votato. Ora si continua con maggiore responsabilità perché ancora più forte sarebbe la delusione se quanto promesso in campagna elettorale non fosse mantenuto. A Cascia e a Norcia si è passato al centro destra, c’è stata la svolta, ora vediamo, i risultati parleranno più che i programmi. Chiediamo, ora che gran parte della Valnerina è in mano al centro destra, di continuare ad accendere le fiaccole sia per santa Rita che per san Benedetto. Ed in questa pagina possiamo scrivere, e i risultati lo confermano, che la Chiesa ha lasciato liberi di scegliere. Ed è un bel risultato. Noi, come Chiesa, non possiamo permetterci di schierarci per partito preso, ma ci viene chiesto di lavorare insieme e sui programmi per portare i risultati. La Margherita è il secondo partito in Umbria e anche a Spoleto ha raccolto tanto. Anche a loro chiediamo subito la capacità di far valere, dall’interno e senza titubanze, i valori umani e quindi cristiani. La Chiesa né canta vittoria né si sente sconfitta. Non è in balia di nessun risultato. È convita di essere su una barca dove c’è chi rema, chi prepara il cibo, chi rallegra, chi tiene il timone… e, se affonda, affondiamo tutti. Tutti dobbiamo essere interessati a ricominciare senza scontri e sconti. Lasciamo ai vincitori il tempo di rimettersi ai posti per remare, non per guardare. Chiediamo un’opposizione serena, costruttiva, che abbia a cuore il bene di Spoleto e della Valnerina. La Voce non starà alla finestra ma entrerà in gioco con i ‘nocchieri’ scelti per i prossimi quattro anni. Rimandiamo al box sotto i risultati e le percentuali certi che, ora, quello che conta sono le persone scelte, che più che a numero di preferenze sono chiamate a non deludere. L’Umbria verde, l’Umbria di san Francesco è anche di santa Rita, di san Benedetto. La stesso Spoleto, con il “Festival dei due mondi”, dunque non può chiudersi. È chiaro che i sindaci e di Cascia, e di Norcia, e di Spoleto sono chiamati a guardare lontano, a far prendere il largo anche ai cittadini, per evitare il rischio di chiudere in un bel cofanetto la paciera Rita e il “primo cittadino europeo” san Benedetto. E il termometro lo useremo anche su queste aperture. Ma ogni sindaco è chiamato prima di tutto a non dimenticarsi del territorio, dei suoi problemi, dei suoi giovani, della difficoltà di trovar lavoro. Ho avuto il piacere di partecipare al gemellaggio a Philadelphia e leggere sui volti di tanti che hanno dovuto emigrare l’immagine di santa Rita ma anche di Cascia e Roccaporena. E la fiaccola benedettina in Palestina ha riacceso la speranza della pace. I confini di questi comuni vanno ben oltre la stessa Umbria. Ma non siamo certo noi che curiamo le due pagine de La Voce a fare un bilancio o, peggio ancora, dare un giudizio. Non vogliamo e non tocca a noi. La tentazione di togliere la zizzania per far crescere meglio il grano non ha mai funzionato. Anche Gesù ha detto di aspettare, perché c’è il pericolo che “strappando la zizzania si strappi anche il grano”.

AUTORE: Padre Modesto Paris