Le strategie della comunicazione per la trasmissione della fede

Assemblea diocesana / L'intervento di don Tonino Lasconi

Nello scorso luglio, la Cei ha reso noti i nuovi orientamenti pastorali per il primo decennio dell’anno 2000, il testo, dal titolo: ‘Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia’, ha come filo conduttore l’eredità lasciataci dal Giubileo e rilanciata in tutta la Chiesa dalla Novo millennio ineunte. La comunicazione del vangelo, compito fondamentale della Chiesa, domanda alcune scelte pastorali proprietarie. Con i nuovi orientamenti pastorali, i vescovi chiedono alle chiese di rivedere tutta l’impostazione del lavoro pastorale a partire dal punto di vista della missione. Proprio alla luce di ciò, le diocesi italiane hanno iniziato il lavoro di recepimento dei nuovi orientamenti affinché gli stessi non restino lettera morta ma, alla stregua dell’evangelico pizzico di lievito, siamo in grado di far fermentare la vita delle nostre comunità ecclesiali.E’ stato questo anche l’intendimento dell’Assemblea ecclesiale che la nostra diocesi ha tenuto gli scorsi 22 e 23 ottobre – come ormai consuetudine – presso la chiesa della Madonna del Latte. Già il titolo stesso dell’appuntamento – ‘Comunicazione della fede e nuovi linguaggi’ – si è posto in ideale continuità con gli orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per il primo decennio del 2000.Il tema di fondo dell’annuale appuntamento diocesano, era quello del come trasmettere la fede nelle mutate circostanze storiche e sociali di oggi. Per usare le stesse parole dei nuovi orientamenti pastorali, ‘si tratta di coglierne l’originalità e le esigenze… sostare, con grande senso di responsabilità, sul capitolo della comunicazione della fede ai giovani; riflettere sul capitolo della comunicazione sociale, sulla situazione attuale e sulle iniziative che vanno sostenute o che attendono di essere avviate’.Argomenti complessi, come si vede, e che non richiedono approssimazione, ma padronanza dei problemi sia a livello teorico che pratico. Per questo è stato chiamato un relatore di grande esperienza come don Tonino Lasconi, della diocesi di Fabriano Matelica, che da tempo si dedica alla riflessione su queste problematiche non solo a livello teorico ma avvalendosi anche della sua esperienza ‘sul campo’ quale parroco. In apertura dei lavori il vescovo diocesano, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi, ha affermato che l’appuntamento annuale dell’Assemblea diocesana rappresenta come ‘un sereno e sincero esame di coscienza personale e comunitario sul nostro amore a Cristo e al suo vangelo e sulle modalità di farlo sempre conoscere ed amare da altri’.E’ indubbio che le due relazioni di don Tonino Lasconi ed i successivi approfondimenti originati dalle domande degli intervenuti, hanno fornito molti spunti per interrogarsi sulle modalità della trasmissione della fede. Il relatore è partito dall’evidenza che la società, specie negli ultimi cinquanta anni, sia cambiata velocemente e profondamente.Da qui l’esigenza di acquisire una sempre più chiara consapevolezza di questi cambiamenti per non farsi trovare impreparati alle sfide da essi imposti. La comunicazione infatti, come è stato più volte sottolineato, non è tanto una questione di parole ma di cultura. Nasce da qui l’esigenza di applicare le strategie della comunicazione alla trasmissione della fede. In questo campo, a giudizio del relatore, troppo spesso prevalgono infatti dilettantismo ed approssimazione. Bisogna essere invece certi di conoscere il messaggio cristiano non in astratto ma in modo che possa risultare interessante per coloro cui ci si rivolge.Ma neanche la semplice conoscenza del messaggio – ha continuato don Tonino – è sufficiente. E indispensabile applicare le regole della comunicazione alla trasmissione della fede in modo da coinvolgere sempre più gli uditori compiendo quella che gli stessi vescovi italiani hanno definito un’autentica ‘conversione pastorale’. Fra le regole più efficaci – ha sottolineato il relatore ci sono quelle di essere semplici e diretti, di essere capaci di sorprendere, di far risplendere l’unicità e la grandezza del messaggio cristiano e di essere capaci di rinnovarsi continuamente vincendo la tentazione dell’immobilismo.Spunti per ulteriori riflessioni, come si vede, non mancano. Spetta ora a ciascuno l’interrogarsi su come svolge il suo compito primario di cristiano: il trasmettere la fede alle generazioni future.

AUTORE: Moreno Migliorati