Perugia. Le tre sfide della scuola cattolica

DIOCESI. Primo incontro delle scuole cattoliche del territorio

Asilo-San-Marco_0006Il 22 marzo, su convocazione dell’Arcivescovo, si è tenuto il primo incontro delle scuole cattoliche presenti in diocesi. Una realtà importante, contando quasi 1.200 bambini e 130 dipendenti, tra personale docente e non docente. I Comuni interessati sono 7: Perugia (13 scuole); Marsciano (2 scuole); Città della Pieve (1 scuola); Deruta (1 scuola); Passignano (1 scuola); Panicale (1 scuola); Castiglione del Lago (1 scuola).
È stata un’occasione molto utile di conoscenza e di confronto fra i numerosi presenti, nella consapevolezza, da un lato, delle difficoltà, specie economiche, che affrontano quotidianamente queste benemerite istituzioni educative, ma anche fierezza di sentirsi parte di una missione grande, a servizio delle famiglie, di tanti ragazzi e bambini, della Chiesa e della società. Non a caso, fra i presenti c’è chi ha parlato del paradosso di una “sussidiarietà al contrario” (il privato-sociale che sostiene lo Stato!).
L’incontro è stato quasi tutto dedicato all’ascolto dei presenti. Tra le varie sottolineature sono emerse, ad esempio:
– l’apprezzamento delle scuole da parte delle famiglie, che fanno sacrifici per avere scuole di qualità;
– le positive esperienze di gestione delle differenze culturali e religiose (rispetto della propria e altrui identità, senza irenismi o integralismi);
– il fatto che alcune scuole siano in espansione (per numero di bambini o per ambiti);
– è stato sottolineato il dato importantissimo della provenienza dei bambini da diverse fasce sociali (anche famiglie di operai e impiegati), così da affermare come vi sia una tensione per realizzare una “scuola popolare di eccellenza”;
– esiste l’impegno degli insegnanti e dell’altro personale per la qualità del processo educativo.
È intervenuto mons. Bassetti, che ha iniziato citando Benedetto XVI, in particolare la Lettera alla diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione (Roma, 21 gennaio 2008): “Anima dell’educazione, come dell’intera vita, può essere solo una speranza affidabile”. A questo proposito, la scuola cattolica oggi ha dinanzi tre sfide:
a) continuare a sostenere il ruolo educativo primario della famiglia; b) formare educatori all’altezza del progetto educativo della scuola cattolica; c) coinvolgere le famiglie nella vita della scuola e nella formazione personale.
Senza nascondere le difficoltà ed i ritardi, unanime è stato l’auspicio che tale patrimonio educativo venga meglio conosciuto ed apprezzato, nella comunità cristiana come nella società civile, con adeguate strategie di comunicazione e di sensibilizzazione, secondo l’indicazione data dal Vicario generale.
Inoltre il direttore dell’ufficio per la Scuola e l’educazione ha chiesto un coinvolgimento più ampio di questa realtà nell’ambito della pastorale educativa, in vista del comune obiettivo di servire la persona, senza steccati o contrapposizioni fra le varie istituzioni scolastiche.

AUTORE: Luca Oliveti