L’emozione di fronte a un gigante

La beatificazione di Wojtyla vista da mons. Bassetti. Il 13 maggio una messa di ringraziamento a Perugia

In molti sono andati a Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II, anche dalla nostra diocesi. Alcuni sono riusciti a raggiungere piazza San Pietro, altri si sono dovuti accontentare di seguire la messa dalle strade circostanti, altri ancora arrivando a Roma hanno dovuto rinunciare alla meta e ripiegare su… una televisione per seguire la messa! L’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti era in piazza, con gli arcivescovi e i vescovi da tutto il mondo, vicino al palco del Papa. Una giornata ricca di emozioni, racconta a La Voce mons. Bassetti, che è rimasto particolarmente colpito dalla folla. “Emozionante”, ha detto, vedere questa distesa di volti. Una partecipazione oceanica che si spiega anche con il fatto che “la beatificazione è stata così rapida che non c’è soluzione di continuità con la sua morte, e così il 2 maggio a Roma c’erano tutte le generazioni di giovani che hanno conosciuto solo lui come Papa”. Giovanni Paolo era un “gigante”, come hanno ricordato molti commentatori, ma “l’umiltà del suo successore lo ha reso ancora più grande” osserva mons. Bassetti, che di quella giornata conserva in particolare l’immagine di Benedetto XVI, “pastore saggio ed umile” legato da grande affetto a Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla aveva la straordinaria capacità di stabilire un contatto personale con tutti coloro che incontrava. Mons. Bassetti conserva ricordi vividi dei suoi incontri con lui, fin dalla visita che il Pontefice fece nel 1985 alla diocesi di Firenze. Bassetti era rettore del Seminario dove il Papa avrebbe dormito, quindi fu lui ad accoglierlo. “Qui ha abitato santa Maria Maddalena de’ Pazzi, puoi condurmi a visitare la sua cella?” chiese. Mons. Bassetti lo accompagnò e vide il Papa sprofondare in preghiera finché non venne a chiamarlo “Stanislao”. Mons. Bassetti lo incontrò altre volte e rimase colpito dalla memoria e dalla profonda umanità del Papa. Due ricordi in particolare. Quando, già vescovo di Piombino, partecipò nel 1997 al Congresso eucaristico di Bologna. Il Papa pranzò con i vescovi presenti, poi li salutò uno ad uno. Giunto il suo momento, mons, Bassetti gli espose in breve tutta la sua preoccupazione per le famiglie delle centinaia di operai delle Acciaierie, in quei giorni in cassa integrazione. Il Papa ascoltò, con gli occhi chiusi, poi passò al vescovo successivo. “Mentre stava per stringergli la mano, tornò indietro, spalancò gli occhi, mi fissò e chiese: ‘Dov’è quel posto dove gli operai e le famiglie soffrono?’. ‘Piombino’. ‘Assicurali della mia preghiera e tienimi informato’. Da quel giorno ho avuto il telefono diretto del suo segretario, che ho usato raramente” conclude Bassetti. Quel telefono lo ha usato per chiedere di far partecipare una bambina gravemente malata alla messa privata del Papa. Giovanni Paolo II pochi giorni dopo lo fece chiamare per dire che sì, il giorno dopo poteva ricevere la famiglia. Ebbe gesti di affetto e parole di conforto per i genitori di quella bimba, che ogni volta che sentiva la voce di Giovanni Paolo II aveva come dei gemiti e gli lanciava baci. L’Arcivescovo presiederà una solenne concelebrazione in memoria di Giovanni Paolo II venerdì 13 maggio, alle ore 18, dinanzi al monumento a Maria e a Giovanni Paolo II, nel piazzale Gambuli dell’ospedale di Perugia. “I Vescovi italiani – dice mons. Bassetti – si sono impegnati a fare un celebrazione diocesana di ringraziamento per la beatificazione di Giovanni Paolo II, possibilmente nel mese di maggio”. In diocesi era già in programma una celebrazione per il 13 maggio, festa della Madonna di Fatima, e ricorrenza del 30° anniversario dell’attentato in piazza San Pietro. L’Arcivescovo ha ritenuto di valorizzare questo appuntamento invitando tutti i fedeli della diocesi. “La beatificazione di Giovanni Paolo II – evidenzia mons. Bassetti – coincide anche con il 25° anniversario della sua visita alla città di Perugia e del primo storico incontro interreligioso ad Assisi di preghiera per la pace nel mondo”.

AUTORE: Maria Rita Valli