L’eroe della libertà cittadina

PERUGIA. Festa cittadina di sant'Ercolano

Quest’anno la festa di sant’Ercolano, segnata dalla tradizione al 1’marzo, ha coinciso con la prima domenica di Quaresima ed è stata celebrata nello stile sobrio proprio di questo tempo forte dell’anno liturgico.

Ciò non significa che sia mancato il fervore nella preghiera; semmai è mancata la partecipazione di massa dei perugini che si sarebbe potuta aspettare.

Questo grande personaggio vissuto nel VI secolo (+ 547), che ha onorato la storia di Perugia, sta all’origine della tradizione della libertas perusina, che l’arcivescovo mons. Giusepppe Chiaretti non cessa di ricordare, lui perugino di adozione e per missione, ai perugini di nascita, distratti e indaffarati.

Si può dire che forse quello che crede più alla ‘peruginità’ è proprio il Vescovo, che, anche in occasione della festa, nell’omelia della messa non ha mancato di raccontare di nuovo la storia del santo protettore Ercolano e lo stretto legame che ha con la spiritualità e la cultura della città.

Ha sottolineato la coincidenza della data della morte di Ercolano con quella di Benedetto da Norcia e la contemporaneità dei santi Florido, vescovo di Città di Castello, e di san Feliciano, vescovo di Foligno, per evocare un periodo dell’inizio del Medioevo come fase originaria della storia di un intero popolo cristiano, in aperta militanza contro un esercito di eretici stranieri. Un ricordo opportuno per rinfrescare la memoria ad una città che rischia di dimenticare la propria identità.

La celebrazione si è svolta con iniziative interessanti, quali la messa dei parroci della città al mattino del giorno della vigilia; la celebrazione dei vespri e dell’eucaristia la sera della vigilia, con la partecipazione in rappresentanza della parrocchia e del borgo delle suore Domenicane; la messa del rettore della chiesa delle 10.30, sempre molto frequentata; la messa dell’Arcivescovo con il felice accompagnamento musicale del Coro polifonico di San Faustino diretto dal maestro Francesco Spingola; e la sera della domenica la suggestiva celebrazine per i membri vivi e defunti del Sodalizio di San Martino, presieduta dall’abate di San Pietro don Giustino Farneti.

Una celebrazione, questa, che ha avuto un significato particolare per la presenza della nuova presidente del Sodalizio, la prof. Paola Pimpinelli, e l’animazione musicale del coro della residenza del Sodalizio, formato da 18 membri, diretto da Michela Seppoloni e accompagnato all’organo dal marito Maurizio.

Durante l’anno per sant’Ercolano si celebra anche un festa nella data della morte, il 7 novembre, dedicata in particolare al patrono del Comune e dell’Università, e si festeggia soprattutto in Cattedrale.

La figura del Santo, infatti, compare in bella figura accanto al Grifo sul gonfalone del Comune e sullo stemma dell’Università fin dalla fine del del secolo XIII. Questa del 1°marzo, a ricordo della traslazione delle reliquie, dovrebbe avere più il carattere di festa cittadina e rionale.

L’attualità della figura di Ercolano è data anche dal fatto che era defensor civitatis, che potrebbe denominarsi ‘difensore civico’ contro eventuali soprusi e ingiustizie; che, oggi come ieri, non mancano.