Lettera del Vescovo prima delle ferie

Mons. Mario Ceccobelli fa un bilancio di questi primi mesi da vescovo e invita al meritato riposo, ricordando i prossimi appuntamenti

A cinque mesi dal suo ingresso in diocesi ed alla vigilia del periodo feriale, il vescovo mons. Mario Ceccobelli ha indirizzato ai ‘Carissimi fratelli nel battesimo e nel ministero sacerdotale’ una lettera con la quale, sulla base della sua esperienza episcopale, richiama scadenze, formula suggerimenti e proposte, riepiloga direttive, esprime sentimenti. Un primo bilancio’Ho già conosciuto tutti i sacerdoti e i diaconi e quasi tutte le comunità parrocchiali; sono contento di essere in questa diocesi, che da subito ho amato come la mia sposa. Sono contento di voi, miei primi e preziosi collaboratori, che nelle parrocchie siete la mia presenza, la mia voce e il mio cuore. Grazie! Ho visto il vostro zelo e le molteplici iniziative che attuate insieme ai fedeli per la crescita del Regno di Dio; vi ammiro per questa fedeltà e perseveranza, il più delle volte senza gratificazione e nell’indifferenza generale. Vacanze: momento di riposo e formazione. Siamo al termine dell’anno pastorale: vi penso stanchi, pertanto esorto tutti, sacerdoti e diaconi, a programmare un tempo di riposo. Le vacanze sono un diritto e un dovere, per la salute del corpo, come per quella dell’anima, vale la prevenzione. In questo tempo estivo, consiglio anche la partecipazione ad uno dei tanti convegni e congressi programmati su argomenti di teologia e di pastorale. L’offerta è ampia. Incontrare altri operatori pastorali, ascoltare nuove proposte e confrontarsi con parroci di altre diocesi fa sempre bene; aiuta ad uscire dal piccolo recinto diocesano e parrocchiale e ad alzare lo sguardo su orizzonti più vasti’. Gli appuntamenti di settembre’Ricordo la ‘tre giorni’ diocesana programmata per il 22-23-24 settembre, dove spero di incontrare tutti gli operatori pastorali parrocchiali; trarremo le linee per la programmazione dell’anno pastorale 2005/06. Il 9 settembre, alle ore 18, inaugureremo la scuola diocesana di teologia ‘Sant’Ubaldo’, utile a offrire la formazione di base ad ogni cristiano, ma indispensabile, quasi obbligatoria, per i catechisti e per tutti coloro che in parrocchia esercitano un ministero. Non possiamo affidare servizi pastorali a persone non preparate: non bastano disponibilità e buona volontà, occorrono competenze che solo lo studio può fornire’. Messa e luoghi di cultoIn questo anno dedicato all’eucaristia, chiedo a tutti i parroci di dedicare una cura specialissima alla messa e ai luoghi in cui si celebra, con una attenzione tutta particolare al tabernacolo. Suggerisco anche di richiamare spesso i fedeli al modo dignitoso e corretto di ricevere la santissima eucaristia e di ricordare la presenza reale di Gesù nel segno sacramentale. Invito inoltre i sacerdoti ad un coraggioso ed attento discernimento vocazionale; se s’intravedono i segni di una chiamata, non abbiate paura di proporla’. Conclusioni’Anche la mia casa è sempre aperta e all’occasione sarò lieto di condividere con voi i pasti (non tutti insieme per favore!!!). La mia disponibilità è resa possibile dai collaboratori di curia e dal bel clima di famiglia che si respira in episcopio con il vescovo Pietro, il diacono Piero e sua moglie Siria. Augurandovi un tempo di meritato riposo, vi saluto con affetto fraterno invocando su di voi e le vostre comunità, per la mediazione dei nostri patroni Mariano, Giacomo e Ubaldo e della beata Vergine Maria, la Benedizione del Signore’. Non è mancata una raccomandazione sollecitazione per la tutela del patrimonio artistico, da tempo purtroppo nelle attenzioni della malavita che sta depauperandolo in maniera preoccupante. Visitando le vostre chiese ‘ sottolinea Mons. Ceccobelli – , ho ammirato opere d’arte di grande valore, e mi è sembrato che in alcuni casi ci sia poca difesa contro possibili furti. Sappiamo bene come tali oggetti suscitino appetiti che spesso si trasformano in furti su commissione, resi facili dalla scarsa sicurezza. Si tratta di un patrimonio che abbiamo ricevuto dai padri quale segno della fede del popolo santo di Dio: a noi il compito di custodirlo e tramandarlo a chi verrà.(sintesi a cura di Giampiero Bedini)

AUTORE: ' Mons. Mario Ceccobelli