‘L’Eucaristia al centro della vita’

Un rituale sentito e partecipato ha introdotto la festa del Corpus Domini

La festa del Corpus Domini ad Orvieto inizia sempre molto presto: alle 6 del mattino il Sacro Corporale del miracolo di Bolsena dal suo tabernacolo è esposto sull’altare maggiore della cattedrale subito dopo ha avuto inizio la messa. Poco prima delle 6 del mattino sono giunti in duomo anche coloro che hanno partecipato alla marcia della fede. La marcia si svolge durante tutta la notte: partendo da Bolsena ripercorre l’antico itinerario medievale che congiungeva le due città di Bolsena ed Orvieto, percorso effettuato dal vescovo Guido nel 1263, con in mano il Sacro Corporale del miracolo. I ‘marciatori’ provengono da varie parrocchie della diocesi, ma c’è da sottolineare una sempre più folta presenza dalle parrocchie di Pozzo e Saragano. Il vescovo Giovanni, nella sua vibrante omelia, ha esortato i presenti a riportare l’Eucaristia non solo al centro delle celebrazioni ma anche al centro della vita. Alle ore 9 è iniziata la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal card. Crescenzio Sepe, prefetto della congregazione dell’Evangelizzazione dei popoli. La messa concelebrata dal presbiterio diocesano e da molti sacerdoti provenienti dai vari collegi internazionali di Roma, è stata un momento di vera comunione con Cristo e con tutta la Chiesa sia locale che universale. Il Cardinale, che nella Chiesa ha la missione di promuovere l’evangelizzazione nel mondo, ha esortato i cattolici ad essere missionari di questo grande dono che Dio ci ha fatto. Al termine della messa, ha sfilato per primo il suggestivo corteo storico. Il Vescovo diocesano, prendendo l’ostensorio con il Santissimo Sacramento, ha iniziato la processione, preceduto dalle confraternite, dai seminaristi e dai sacerdoti provenienti da tutto il mondo. Una processione molto lunga, seguita dal Cardinale e da tanta gente; appena dietro il Santissimo Sacramento, sorretto da sacerdoti e da laici, avanzava il Corporale del miracolo di Bolsena. Lungo l’itinerario un buon impianto di amplificazione diffondeva canti e commenti molto appropriati, aiutando le persone a pregare e a riflettere. Due momenti molto significativi hanno segnato la processione, quando il Santissimo Sacramento è stato portato nell’interno del monastero delle Clarisse del Buon Gesù, e quando è entrato nel carcere di via Roma. I fedeli, quando il Sacramento è stato introdotto nel penitenziario, hanno sottolineato tale gesto con un lungo applauso. I detenuti con tanta devozione hanno ricevuto la benedizione eucaristica. Mons. Giovanni Scanavino in una recente intervista aveva dichiarato: ‘parlare di Eucaristia ad Orvieto, deve significare sempre come capire la relazione che esiste tra la fede nei confronti dell’Eucaristia e i problemi concreti dell’esistenza umana’. La processione, infine, giunta in piazza del duomo è stata accolta dallo squillare delle trombe che hanno richiamato i presenti alla benedizione eucaristica.

AUTORE: Marcello Cruciani