L’eugubino d’America

La città ha calorosamente accolto l'ambasciatore Usa, i cui nonni emigrarono oltreoceano nel 1912

Una sala consiliare gremita da ‘concittadini’, familiari ed autorità, un calore umano palpabile: l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Ronald P. Spogli, nella giornata che ha segnato il suo ritorno nella terra dei nonni, Giosuè ed Anna partiti per le miniere della Pensylvania nel lontano 1912, ha potuto apprezzare l’affetto, la stima e l’orgoglio che gli eugubini nutrono nei suoi confronti. Il sindaco Orfeo Goracci gli ha indirizzato un saluto nobile ‘con la deferenza che l’alta carica istituzionale da lei ricoperta merita’, riepilogando di Gubbio risorse, cultura e problemi da risolvere. ‘L’auspicio, caro ambasciatore, – ha concluso da ‘eugubino ad eugubino’ – è che ci siano molte future occasioni di incontro e di collaborazione anche per progetti di scambio che possano giovare alle nostre comunità’. A seguire il benvenuto di Franco Raffi, a nome di cugini e parenti e quindi l’intervento dell’ambasciatore, una sintesi di emozione e di orgoglio: ‘Ho appena salutato alcuni parenti e non nascondo di aver provato una certa emozione nel ricordare che nel 1912 mio nonno paterno partì proprio da qui, da Gubbio, per andare negli Stati Uniti. Per oltre vent’anni ha lavorato in una miniera di carbone della Pennsylvania e oggi, soltanto due generazioni dopo, io torno qui non solo in veste di rappresentate ufficiale degli Stati Uniti, ma anche come testimone dell’american dream; un saluto all’intera comunità eugubina cui mi vanto di appartenere pur non avendo fatto ancora tre giri d’onore intorno alla fontana del Bargello’ (condizione per ricevere la ‘patente da matto, donatagli dal presidente dell’Ame, Lupini), l’impegno a lavorare come un ‘vero ceraiolo americano’ per rafforzare i rapporti tra i due paesi. Poi lo scambio degli omaggi (Statuto Vecchio di Gubbio del 1338 e ceramica da parte del sindaco Goracci, l’ambasciatore a ricambiare con la Costituzione Americana, il saluto del vescovo mons. Ceccobelli che gli donato una pergamena con l’atto di battesimo del nonno Giousè presso la chiesa di San Giovanni nel 1892, la trascrizione della costituzione americana da parte dell’on. Baldelli, ricordo degli anni di prigionia ad Orano, il volume fotografico degli sbandieratori dal presidente Sebastiani. Quindi un tuffo nel privato: a tavola con tutti i parenti.

AUTORE: Giampiero Bedini