Locali non in regola per il luogo di culto

UMBERTIDE/ Solo questioni burocratiche e non religiose per i musulmani

Una questione che ha fatto molto parlare qui ad Umbertide è quella del luogo di preghiera per i cittadini di fede islamica della frazione di Pierantonio. L’assessore Luciano Mattiucci, a nome della Giunta comunale, ha parlato in merito alla medesima, affermando come la posizione espressa sugli organi di stampa (in cui venivano espresse le critiche dei cittadini verso una simile apertura ai musulmani che poteva provocare turbative all’ordine pubblico) non gli era parsa in linea con la tradizione democratica, pacifica, liberale e tollerante dei cittadini pierantoniesi, ma anzi, tutt’altro. L’assessore afferma che “la rappresentanza dei cittadini spetti alle persone ed agli organi democraticamente eletti. Nessuno può arrogarsi il diritto di rappresentare le opinioni di tutti”. Mattiucci tiene a ribadire che l’amministrazione Comunale non ha concesso nessuna autorizzazione sulla sede del luogo di culto perché trattasi di un locale non a norma di legge (per quanto riguarda la sicurezza stessa di coloro che partecipano a tali riunioni), ma afferma anche di ritenere che la libertà di religione sia un principio sancito dalla nostra Costituzione. Per cui, se un gruppo di cittadini si riunisce per pregare, nel rispetto delle leggi dello Stato italiano, i cittadini di religione diversa hanno il dovere della tolleranza. Affermiamo con l’assessore che chi conduce determinate battaglie dovrebbe anche farsi carico di aiutare un’integrazione che sarà inevitabile negli anni a venire, facendo sì che le condizioni di vita dei cittadini extracomunitari migliorino, che essi lavorano legalmente, e non in nero, che non ci sia il problema dei sub-affitti (difficilmente controllabili) e non invece creare un clima polemico che nulla porta agli interessi della frazione umbertidese. Il bene comune ci porta alla considerazione che la pacifica convivenza è un valore da difendere. Occorre quindi impegnarsi perché gli immigrati rispettino le nostre leggi, non diano luogo a fenomeni di violenza, rispettino la nostra cultura, come noi rispettiamo la loro. Tutto in un clima di sempre maggiore correttezza e rispetto reciproco.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti