L’oratorio, un ponte tra strada e Chiesa

Il rinnovato oratorio Don Bosco: uno spazio per i giovani, un servizio alla città

Alla presenza di tantissime persone, giovani, ma anche nuclei familiari, l’oratorio Don Bosco di via Massarelli è tornato a disposizione dei ragazzi, luogo d’incontro e di socializzazione, di formazione e di preghiera, di sano utilizzo del tempo libero e di attenzione agli altri. Nell’ultima domenica di febbraio infatti ha avuto luogo l’inaugurazione dei lavori, che hanno interessato l’esterno e l’interno della struttura per renderla più funzionale e rispondente alle molteplici esigenze emerse dal momento dell’apertura ad oggi. Grazie a tante collaborazioni e disponibilità è stato possibile realizzare in proprio tutti i lavori, compresi quelli per una migliore utilizzazione dell’ampio giardino. Il risultato finale è rappresentato da un’apposita area gioco per i più piccoli e la sistemazione di uno spazio attrezzato con tavoli, sedie e forno. Notevoli i lavori che hanno interessato la piattaforma polivalente, oggi in grado di ospitare campi regolamentari per la pratica di sport popolari quali calcetto, basket e pallavolo. La ristrutturazione, che ha riguardato anche alcuni locali interni, è stata la risultanza tante generose contribuzioni volontarie, sia a livello di materiali che manodopera. La cerimonia inaugurale ha visto la presenza anche del vescovo emerito mons. Pietro Bottaccioli che ha impartito la benedizione. La riapertura è stata preceduta da un convegno svoltosi presso la sala Trecentesca della residenza comunale sul tema ‘Il linguaggio educativo dell’oratorio. Dalla parte dei giovani’. Dinanzi ad un folto uditorio, si è discusso a lungo dell’oratorio come luogo non di semplice intrattenimento, ma aperto ed accogliente con una chiara vocazione educativa. Intressante l’introduzione della prof. ssa Iosella Vagnarelli che ha posto l’accento sull’educazione come momento privilegiato di scambio e crescita dell’educando e dell’educatore. Successivamente don Vittorio Chiari, già responsabile degli educatori e direttore del Centro salesiano di Arese per giovani in difficoltà, della Pastorale giovanile della diocesi di Reggio Emilia, attingendo alla sua esperienza, ha individuato nell’oratorio un ponte tra la strada e la Chiesa, un luogo aperto ed accogliente per tutti. Dopo aver passato in rassegna vari modelli, si è soffermato su quello nel quale ad una identità cristiana si affianca un’attività con i connotati dell’entusiasmo e dell’allegria in tutte le attività.

AUTORE: B. G.