Mons. Sergio Goretti in Kossovo per confermare il proseguimento del campo volontari a Radulac

Negli stessi giorni una delegazione Caritas regionale a Guardia di Acireale

La Conferenza episcopale umbra (Ceu) ha approvato il proseguimento del sostegno economico delle Caritas diocesane umbre a favore delle attività del campo del volontariato Caritas di Radulac in Kosovo (operativo dall’autunno del 1999 e che fino ad oggi ha visto la presenza di più di 500 giovani volontari italiani). Questa notizia sarà data di persona dal vescovo mons. Sergio Goretti, presidente della Ceu, ai volontari della Caritas umbra che stanno in Kosovo. Mons. Goretti è in Kosovo dal 14 al 17 ottobre per conoscere personalmente questi volontari e le persone alle quali essi prestano assistenza morale e materiale. Il Presule è accompagnato da Giocondo Leonardi, delegato regionale Caritas dell’Umbria, don Cesare Provenzi, condirettore della Caritas di Assisi e neopresidente della Fondazione di religione SS. Rufino e Rinaldo a sostegno delle opere di Carità diocesane, e don Lucio Gatti, incaricato della Ceu per seguire il ‘Progetto Kosovo’. Il programma della visita prevede anche un incontro con la rappresentanza consolare italiana a Pristina e con i componenti del contingente italiano Kfor di stanza in Kosovo, presso il ‘Villaggio Italia’ di Peja, quartier generale del contingente. Nel pomeriggio del 15 ottobre, nella parrocchia di Zlokucane, si è tenuta una solenne concelebrazione presieduta dal vescovo del Kosovo mons. Marc Sophi e da mons. Goretti ed un momento di festa al campo Caritas di Radulac. Il giorno seguente è stato dedicato alla visita delle famiglie povere assistite dai giovani del campo Caritas e dei terreni della cooperativa agricola, avviata dai volontari anche grazie all’aiuto delle Caritas umbre, per dare lavoro ad alcuni kosovari e sostenere i nove bambini ‘orfani della guerra’ accolti presso il campo di Radulac. Il rientro in Italia è previsto nella mattinata del 17 ottobre. Sempre martedì 14 ottobre, alcuni rappresentanti della Caritas regionale dell’Umbria, guidati da don Carlo Carosati, vice direttore della Caritas diocesana di Gubbio, sono andati in Sicilia, ad Acireale, per partecipare alla giornata di ringraziamento e preghiera in occasione del primo anniversario del sisma e dell’eruzione dell’Etna. L’iniziativa è stata organizzata dalla Caritas diocesana di Acireale ed hanno aderito la Caritas italiana e le Caritas regionali gemellate. Tra queste ultime quella dell’Umbria, che ha sostenuto, con l’invio di propri giovani volontari, la fase della ricostruzione nella comunità parrocchiale di Guardia di Acireale con l’attivazione di un campo di volontariato. Sono proprio i giovani umbri, presenti per quattro mesi in questa località, a rappresentare la Caritas regionale alla giornata di ringraziamento, che sarà caratterizzata dalla cerimonia ufficiale di gemellaggio, dalla concelebrazione eucaristica in cattedrale e dalla visita dei luoghi più colpiti dal sisma e delle strutture e progetti finanziati dalla Caritas in fase di realizzazione o realizzati. Al riguardo, ‘la Delegazione regionale umbra ‘ ricorda Giocondo Leonardi ‘ ha deliberato il finanziamento, come opera-segno della ricostruzione della cosiddetta ‘Casa del fercolo’, adiacente la parrocchia di Guardia. Questa diventerà una struttura di accoglienza destinata ad ospitare incontri giovanili e dei movimenti (Scout, Azione cattolica…), attrezzata anche con una ventina di posti letto e con ambienti per gli incontri zonali dei giovani, i ritiri e i campi scuola estivi’.

AUTORE: R. L.