Presso la scuola Bufalini a Città di Castello si è svolta la premiazione degli studenti che hanno partecipato alla 29a edizione locale del premio promosso da Movimento per la vita, dal titolo “Avrò cura di te”.
Quest’anno si sono distinti i ragazzi della scuola primaria e della media, non solo con elaborati personali ma soprattutto con lavori di gruppo. In particolare tra i prodotti esaminati è stato messo in evidenza quello della IV primaria dell’istituto San Francesco di Sales per “la cura e l’originalità della veste: tanti cuori legati insieme, dove ogni bambino ha espresso il suo pensiero relativo all’aver cura di…”.
E ancora, il lavoro della V classe primaria di Pieve delle Rose per le filastrocche semplici, ma originali sia per il contenuto che per modalità con la quale sono state presentate: ciascun bambino ha illustrato la propria filastrocca e l’ha presentata in una busta come se dovesse spedirla a un’umanità che ha bisogno di uscire dalle tenebre.
Tra i premiati della primaria, il lavoro di gruppo degli alunni della classe I, aiutati da quelli della IV di Fighille, che hanno deciso di riprodurre con la tecnica del mosaico/decoupage il dipinto Le tre età della donna di Gustav Klimt. Così il giudizio dei nostri esperti: questo dipinto “è inebriante per la manifesta considerazione della vita, e allietante per il modo artistico di consegnare l’interpretazione del tema”.
Tra i premiati della V primaria di Rignaldello, lo scritto di Matilde che affronta il tema “Avrò cura di te” sotto varie sfaccettature, ossia amore, amicizia, affetto. Accompagna il suo punto di vista con un ragionamento logico, dimostrando che, se ciascuno di noi desse una mano per aiutare il prossimo, potremmo rendere il mondo un posto migliore.
Per la suola media, il giudizio sul disegno di Gabriella della II di San Francesco di Sales: “Un canto di lode a Dio, che dal nulla ha creato l’universo, ha plasmato la terra per farne un regno per l’uomo, e gliela ha affidata perché da re vivesse e operasse per renderla, senza stanchezze e cedimenti alle seducenti gocce del male, conforme al suo sogno”.
Da ultimo il premio a Carolina della scuola media statale “Alighieri-Pascoli” che, dopo avere analizzato il testo La cura di Franco Battiato, afferma che “per instaurare un qualsiasi rapporto con qualcuno è necessario prendersene cura… Proteggere dalle avversità , difendere in ogni occasione e salvare da una scelta sbagliata una persona a cui siamo affezionati”.
Ospiti Paola Vannini ed Elisabetta Spini di Sansepolcro. Elisabetta, a nome dei suoi tre fratelli, con forte commozione è stata capace di portare al nostro cuore le immagini e l’operato dei suoi genitori: il dott. Carlo Spini e Gabriella, medico lui e infermiera lei, attivi nell’associazione “Africa tremila”, che con Matteo Ravasio e altri cinque italiani hanno perso la vita nel diastro aereo del 10 marzo scorso in Etiopia.
Renzo Tettamanti