Nuovo parroco al duomo di Todi

Diocesi. Don Andrea Rossi, che guiderà anche la comunità di San Giorgio

Non c’è giorno più felice per un parroco che iniziare il proprio ministero nella festa di Tutti i santi. Infatti, lo scopo di un Pastore è santificare il proprio gregge, e nello stesso tempo attraverso il ministero santificarsi. Il 1° novembre don Andrea Rossi, accompagnato dall’arcivescovo Giovanni Marra, ha iniziato il suo servizio di parroco nelle parrocchie di San Giorgio e della Ss. Annunziata in Todi. In questo giorno la comunità parrocchiale di San Giorgio ha accolto l’Arcivescovo e don Andrea nell’artistica chiesa di Santa Maria della Consolazione. Anche se la sede parrocchiale è nella chiesa di San Giorgio a Porta Fratta, la comunità per la messa festiva usa il tempio della Consolazione che ha un ampio parcheggio. Alle ore 10 l’Arcivescovo ha iniziato la celebrazione, animata da un bel coro e concelebrata dai padri Servi di Maria, con la presenza del provinciale dell’Ordine p. Sergio Ziliani; i padri hanno retto la parrocchia per circa un anno con il parroco padre Piero Sau. Era presente anche il diacono don Riccardo Ceccobelli, ormai prossimo all’ordinazione sacerdotale, che compatibilmente con i suoi studi svolgerà la sua missione a Todi. Mons. Marra ha fatto leggere il decreto di nomina e poi attraverso dei riti molto espressivi ha ufficialmente immesso don Andrea alla guida pastorale della comunità cristiana. Nell’omelia il Vescovo ha posto in evidenza la missione del parroco e il suo impegno per condurre i fedeli sulla via della santità. La parrocchia di San Giorgio si estende in parte tra le antiche mura di Todi, ma la maggior parte dei fedeli abita nel moderno quartiere che è sorto fuori la cinta muraria. Terminata la liturgia, è stato letto il verbale dell’avvenuto insediamento di don Andrea e i testimoni rappresentanti della comunità parrocchiale, il sig. Paolo Subbacchi e la sig. Marisa Picchiotti, hanno firmato l’atto, mente un fragoroso applauso sottolineava il ringraziamento al parroco uscente e il benvenuto al nuovo. Alle ore 11.30 il Vescovo, don Andrea e Riccardo sono saliti nel duomo di Todi per celebrare la messa e per consegnare anche questa parrocchia a don Andrea. La parrocchia della Ss. Annunziata ha sede nel duomo di Todi e raccoglie la maggior parte dei fedeli del centro storico. Purtroppo la scarsità delle vocazioni non ha permesso a queste due comunità di avere per ognuna un parroco. La parrocchia del Duomo, come tutte quelle presenti nei centri storici, ha grossi problemi demografici a causa dello spopolamento, causato soprattutto dalla ricerca di una migliore qualità delle abitazioni e per la mancanza di parcheggi. La parrocchia del Duomo raccoglie i fedeli che fino a non molti anni fa appartenevano alle parrocchie di San Lorenzo, San Quirico, San Benedetto e Santa Maria in Camuccia. In questo territorio vi sono numerose e belle chiese cariche di storia e di santità, basta citare il tempio di San Fortunato e la chiesa della Madonna del Campione. Durante la messa, animata dal coro del Duomo, il Vescovo ha ripetuto i gesti dell’immissione del nuovo parroco, nell’omelia ha invitato don Andrea a rendere viva e bella quest’antica comunità cristiana come la maestosità della concattedrale. Un folto gruppo di chierichetti, guidati dal seminarista Emanuele Frenguelli, ha prestato il suo prezioso servizio. Infine don Alceste Corboli, vicario episcopale per la zona di Todi, ha dato lettura del verbale di ammissione del nuovo parroco, sottoscritto poi da due testimoni la sig. Rita Cionco e il sig. Maurizio Vecchietti. Sabato 5 novembre la comunità si è ritrovata nell’ampia sala dell’asilo della Madonna del Campione per festeggiare don Andrea e il diacono Riccardo all’inizio del loro nuovo ministero. Don Marcello CrucianiAltri spostamenti di cleroDomenica 6 novembre è stata un giorno assai significativo per le comunità parrocchiali di Montecastrilli e Pian di San Martino, che hanno ricevuto dall’arcivescovo Giovanni Marra i loro nuovi parroci. Mons. Antonio Cardarelli, trasferito da Acquasparta, è stato infatti chiamato a guidare la parrocchia di Montecastrilli; nel contempo, padre Faustin Mbula Malengo e padre Robert Mvumbi Mvika – i quali lasciano Montecastrilli – sono stati nominati parroci di Pian di San Martino, a seguito del trasferimento di don Alessandro Fortunati ad Acquasparta. Il tutto in due celebrazioni eucaristiche, entrambe presiedute da mons. Marra: una a Montecastrilli, la mattina, e l’altra a Pian di S. Martino, nel pomeriggio. Ringraziati p. Faustin, p. Robert e don Alessandro per il servizio reso in questi ultimi anni nelle rispettive parrocchie, l’Arcivescovo, esprimendo la sua serenità, ha sottolineato come abbia adottato tali provvedimenti per il bene di tutti; e, sebbene per una comunità sia triste vivere questi cambiamenti, ha incoraggiato a guardare al futuro con speranza, certi che tutto ciò porterà nuovo entusiasmo e nuova luce, preziosi per il prosieguo del cammino. La comunità parrocchiale di Montecastrilli – ha affermato – proseguirà il suo cammino in modo nuovo grazie a “uno dei migliori sacerdoti della diocesi di Orvieto-Todi: autenticamente sacerdote, colto e di grande esperienza con tutte le categorie di persone: dai bambini ai ragazzi, agli adulti, fino agli anziani… Guidare una parrocchia è una grande responsabilità, perché essa è la famiglia delle famiglie, è la fontana del villaggio a cui tutti attingono, ed in questo l’esperienza aiuta”. Allo stesso modo, anche la parrocchia di Pian di San Martino beneficerà della nuova luce, quella del Vangelo, che “anche p. Faustin e p. Robert sapranno portare nella loro parrocchia”. Medesima luce che don Alessandro – come si era già espresso qualche giorno prima il presule – porterà ad Acquasparta con tutto “l’entusiasmo giovanile della sua età… donando totalmente se stesso”. Ricordati di nuovo i tre compiti fondamentali di un parroco (insegnare, santificare e guidare) e la corresponsabilità della comunità, mons. Marra, rifacendosi al Vangelo del giorno – quello relativo alle dieci vergini, cinque sagge e cinque stolte, che attendono con le loro lampade l’arrivo dello sposo per una festa di nozze – ha fatto risuonare queste parole con cui concludiamo: “Senza la riserva di olio, la nostra vita non va lontano. La riserva è rappresentata proprio dalle opere buone che dobbiamo compiere per entrare nel regno di Dio. È questa la nostra prospettiva”.

AUTORE: Michela MassaroMargherita Idolatri