Oasi africana in festa

PERUGIA. Celebrazioni multietniche e plurilingue alla parrocchia Oasi di Sant'Antonio

Colori, musica e fede hanno animato la chiesa parrocchiale Oasi S. Antonio in via Canali a Perugia il 5 luglio scorso. Riuniti come tutte le domeniche, c’erano la comunità cristiana cattolica nigeriana, della Costa d’Avorio e del Camerun. Si respirava un’atmosfera d’attesa. Erano un centinaio, nella chiesa aspettavano impazienti: donne con i loro vestiti sgargianti che intonavano canti a suon di musica, bambini che scherzavano tra loro e padri di famiglia chiacchieravano sorridenti. Intere famiglie che attendevano l’arrivo dell’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti. Lui ha celebrato la messa che per l’occasione si è triplicata: oltre all’italiano, letture anche in francese e in inglese, lingue della comunità francofona e anglofona che vive a Perugia. ‘Stiamo cercando di organizzare la comunità africana cristiana cattolica (un centinaio o poco più) che vive a Perugia’ ha raccontato padre Jean Koutoua Bognan, vice parroco e cappellano Migrantes in Perugia; si occupa di tutte le comunità di migranti che risiedono nel capoluogo umbro. ‘Il risultato raggiunto finora è confortante. Ogni domenica riuniamo le comunità anglofone e francofone per la celebrazione dell’eucarestia in doppia lingua per facilitare la comprensione e la partecipazione attiva. Alle 15 si può partecipare alla funzione in inglese e un’ora più tardi in francese’. ‘La mia attenzione ‘ ha aggiunto padre Jean ‘ si è concentrata sulla comunità africana perché ho notato che era la più disgregata. Le altre comunità, come quella peruviana o polacca, invece, avevano già una propria identità. Con la comunità nigeriana, che è la più consistente, quella della Costa d’Avorio e del Camerun non sto facendo nulla di speciale, sto solo cercando di organizzare la situazione al meglio per farli professare insieme la loro fede; li seguo sotto l’aspetto pastorale. È soprattutto la posizione della parrocchia ad aiutarci, perché è facilmente raggiungibile da tutti’. Mons. Chiaretti ha salutato i presenti con caloroso affetto, dimostrando loro grande gioia nel vederli tutti riuniti: ‘Siamo un’unica grande famiglia che si ritrova qui per celebrare l’eucarestia. Mi fa piacere incontrarvi tutti, e ringrazio per questo padre Jean che ha preso a cuore l’incarico datogli come responsabile dei migranti’. ‘Siamo felici e onorati di vedere mons. Chiaretti tra di noi ‘ ha detto Edoziogor Willia Mark, catechista nigeriano. ‘ È la prima volta che organizziamo una festa che ci riunisce tutti. Per l’occasione ci hanno raggiunto anche delle suore e dei parroci che vengono da Roma o da Foligno. Da quando è nata la nostra comunità va tutto meglio, ci sentiamo più liberi, ci aiutiamo tra di noi e ci siamo integrati bene anche con i perugini. Con la fede andiamo avanti certamente meglio’.

AUTORE: Elena Pescucci