Ospedale di Branca, la parola ai sindaci

Quali politiche di finanziamento per la nuova struttura?

L’ospedale di Branca è sempre più al centro delle attenzioni; completata l’innovativa struttura edilizia, un ‘prototipo’ di quella ‘idealizzata’ dall’apposita commissione coordinata dall’architetto Piano nella prospettiva di umanizzare al massimo l’assistenza, il dibattito si concentra ora sul come riempirlo di contributi. Ne hanno parlato amministratori comunali, sindacati, dirigenti intervenuti ad un’assemblea pubblica organizzata presso la sala parrocchiale di Branca dal circolo di Gubbio di Rifondazione comunista – Sinistra europea sul tema ‘Quale sanità pubblica per il comprensorio dell’Alto Chiascio’. Lo scoglio da superare è quello delle risorse per chiudere le gare bandite per l’acquisto delle attrezzature mediche e degli arredi; la cifra prevista si aggira sui 12 milioni di euro. Una prospettiva è stata aperta dal direttore generale dell’Asl n. 1 Vincenzo Panella, che ha annunciato la disponibilità della Regione di anticipare altri 6 milioni di euro ai 3 e mezzo già preannunciati per rendere operativo il nuovo ospedale. Trattandosi di anticipazioni, sono possibili sulla base di reali garanzie, rappresentate nel caso specifico dal patrimonio dei disciolti enti ospedalieri, per il quale vanno accelerate le procedure di alienazione. L’Asl ha fatto la sua parte: ha commissionato all’agenzia del Demanio la definizione del valore dei circa 800 ettari di terreno di cui ha la disponibilità, parte dei quali edificabili, risolvendo i rapporti con mezzadri o affittuari. Resta ancora indefinita la prospettiva delle strutture di Gubbio (12.000 mq) e di Gualdo Tadino, quest’ultima destinata forse a finire in mano private. Da sole potrebbero coprire le spese previste per arredi e strumenti (12 milioni di euro circa); da qui l’importanza di decidere sollecitamente, per evitare ritardi che potrebbe rivelarsi pericolosi. Di rilievo i contributi offerti nella circostanza da Gianluca Graciolini, assessore di Gualdo Tadino che ha sollecitato il ritorno di Valfabbrica nell’Asl. 1, dei vice sindaci Renato Albo di Gubbio (rilancio della commissione tecnico-scientifica) e Lucia Cappelletti di Gualdo Tadino, e dal consigliere regionale del Prc Stefano Vinti. Tutti hanno individuato nell’assemblea dei sindaci il luogo ove elaborare i ‘contenuti’ della politica sanitaria comprensoriale.

AUTORE: Giampiero Bedini