Pecorelle sparse pastori santi

Nuova tappa della Visita pastorale: l'Up Sant'Atanasio

L’Unità pastorale (Up) Sant’Atanasio è stata costituita recentemente riunendo le comunità della montagna da Santa Restituta ad Acqualoreto, comprendendo Toscolano, Melezzole, Morre, Morruzze e Collelungo. Il territorio è vasto, ma le comunità da 50 anni in qua si sono assottigliate vistosamente e ciò condiziona la loro vita sociale, culturale e religiosa. Se la presenza della Chiesa è rimasta quasi ovunque l’unico presidio, tuttavia il ridotto numero di sacerdoti fa sì che questa presenza risulti troppo episodica. Bisogna dire che è ammirevole l’impegno dei laici che si prendono cura delle loro chiese, della liturgia e di quanto concerne la vita cristiana delle comunità. Dovendo pensare ad attività pastorali comuni, l’ostacolo con cui ci si scontra è la mancanza di strutture: l’Up dispone unicamente delle chiese, e bisogna aspettare l’estate per attuare iniziative che si possono fare all’aria aperta. Da tre anni, a partire dal mese di dicembre fino a maggio, si tiene un incontro interparrocchiale di catechesi e preghiera, a turno, nelle chiese dei diversi paesi: la frequenza media è 50/60 persone. Nel luglio 2007 si è tenuta una peregrinatio Mariae con l’immagine della Madonna del Campione in tutta l’Up. Periodicamente si organizzano pellegrinaggi aperti alla partecipazione di tutti e uscite pensate per i più giovani. Questa zona, oltre che dalla devozione alla Madonna che ha nel santuario della Pasquarella il punto di riferimento principale, è caratterizzata da un radicato culto dei martiri, tant’è che s’era suggerito di chiamarla Up dei Santi Martiri: S. Restituta di Sora, S. Restituta di Abitene, S. Apollinare, S. Biagio, S. Vitale, S. Andrea (l’apostolo), S. Giovanni Battista, S. Donato, S. Lucia sono figure di cui si continua a far memoria in forma solenne. Non si ha notizia di forme di santità riconosciuta fiorite nel nostro territorio, salvo che per una figura di francescano, il beato Francesco da Melezzole (1631-1681), di cui le cronache dell’ordine parlano con grande ammirazione esaltandone l’umiltà e lo spirito di obbedienza. Tuttavia queste minuscole comunità, pur nella limitatezza dei mezzi e delle strutture e condizionate in passato da inevitabile isolamento, hanno dato alla Chiesa diocesana e agli Ordini religiosi molte vocazioni e figure prestigiose, come p. Raniero Sciamannini dei francescani Conventuali, suor Maria Vincenti, compianta religiosa della prima generazione delle suore Paoline, e suor Michelina Luzi delle suore del Cottolengo. Attualmente ci sono due i religiosi francescani, che provengono dalla parrocchia di Melezzole: p. Aurelio Rughetti e p. Luigi Cardinali. Un tratto caratteristico, crediamo, di queste piccole comunità è l’affetto e la venerazione con cui ricordano i sacerdoti che hanno svolto il ministero tra loro: basterebbe ascoltare come la gente parla di don Ennio Egizi e del p. Odorico. Molti si raccomandano alle loro preghiere. Non sempre sono nel giusto, ma, spesso, i semplici del popolo di Dio intuiscono la presenza della santità assai prima che questa venga ufficialmente dichiarata.

AUTORE: Don Mario Venturi