Perdonati durante una messa

SAN VENANZO/ Individuati i giovani colpevoli del gesto sacrilego alla via crucis

Domenica 12 gennaio alle ore 16,30 nella chiesa di Civitella dei Conti è stata concelebrata una messa per riparare l’atto sacrilego della via crucis compiuto la notte di fine anno e per pregare intensamente per quei giovani autori del gesto. Ha presieduto la concelebrazione eucaristica don Giuseppe Petrangeli alla quale ha partecipato don Mario Rellini. Nell’omelia, densa di contenuti, le riflessioni hanno riguardato il pentimento dei cinque giovani, dei quali due minorenni. I ragazzi appartengono alle comunità cristiane di altre unità pastorali della provincia di Perugia. “I genitori, ha riferito don Giuseppe Petrangeli, – sono venuti personalmente da noi sacerdoti e ci hanno chiesto di comunicare a tutta la popolazione che i loro figli si sono pentiti e chiedono perdono alla comunità cristiana e soprattutto alle famiglie che hanno realizzato le cinque stazioni che sono state devastate. I genitori sconcertati per l’accaduto e con le lacrime agli occhi, hanno dichiarato poi che le edicole verranno ricostruite al più presto a loro spese e che i loro figli non si sono resi conto del grave gesto da loro compiuto e che non appartengono a nessuna setta. Una mamma ha raccontato di essere vissuta all’ombra del campanile della chiesa e di aver ricevuto una formazione cristiana da uno zio sacerdote. Tra una generazione e l’altra, ha commentato il celebrante, vi è un abisso immenso e ha aggiunto di perdonare questi giovani e di pregare per loro affinché il Signore li riporti sulla retta via ed un giorno possano diventare annunciatori del vangelo. “Il perdono vale più della giustizia – ha detto don Giuseppe Petrangeli terminando la celebrazione eucaristica leggendo il seguente passo della Dives in misericordia di Giovanni Paolo II: “In nessun passo del messaggio evangelico il perdono e neanche la misericordia come sua fonte, significano indulgenza verso il male, veso lo scandalo, verso il torto o l’oltraggio arrecato. In ogni caso, la riparazione del male e dello scandalo, il risarcimento del torto, la soddisfazione dell’oltraggio sono condizione del perdono”.

AUTORE: Gina Ubaldini Treccioni