Piano integrato di umanità

Inaugurata al complesso Santa Lucia la casa famiglia gestita da suor Dorotea

È stato definitivamente restituito alla città, dopo un intervento di restauro e consolidamento complesso ed accurato, il monumentale complesso di Santa Lucia. Con una solenne cerimonia coordinata da suor Dorotea Mangiapane, presenti la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti, il sindaco Orfeo Goracci, il vescovo mons. Mario Ceccobelli, autorità politiche e militari, oltre ad un numeroso pubblico, è stata appena inaugurata l’ultima parte dei lavori parte integrante di quel Pir (Piano integrato di recupero) che ha contribuito a rivitalizzare un intero quartiere. È stata la firma conclusiva o quasi del definitivo recupero di un vasto edificio di proprietà comunale, la cui destinazione richiama una delle più alte espressioni della solidarietà umana e cristiana. Già sede di un orfanotrofio, ospita ora la ‘casa famiglia Santa Lucia’ che ha in suor Dorotea Mangiapane, delle Missionarie Domenicane, coadiuvata da altre consorelle e collaboratori, una guida autorevole, generosa ed instancabile. Danneggiata dal terremoto del 1984 e dai movimenti tellurici che si sono susseguiti negli anni, la grande struttura edilizia è stata restituita a piena funzionalità ed efficienza con un intervento che ha richiesto 8.500.000 euro (quasi 17 miliardi delle vecchie lire!) di cui 6.500.000 garantiti dalla Regione, e la differenza arrivata dalla sottoscrizione aperta ‘a caldo’ da quotidiani ed emittenti televisive nazionali, oltre che da privati. In prima fila i fratelli e le famiglie Colaiacovo, nei cui confronti sono state spese parole di vicinanza e di solidarietà. Il taglio del nastro è stato seguito dal saluto degli Sbandieratori e dai discorsi ufficiali, introdotti da una commossa suor Dorotea, che ha ringraziato quanti hanno reso possibile questo significativo traguardo. Il sindaco Goracci ha parlato di ‘una giornata bella ed importante’, ripercorrendo le tappe dell’intervento, destinato ad essere completato con il recupero della chiesa, grazie ad un ulteriore contributo della Regione. Riferendosi all’attività della ‘casa famiglia’ (ospita attualmente 21 minori con alle spalle situazioni di disagio) il vescovo mons. Ceccobelli, ha parlato di ‘luogo di speranza e profonda umanità’, mentre la presidente Lorenzetti ha motivato il ruolo di primo piano svolto dalla Regione, con la convinzione che andava operato ogni sforzo anche ‘per stare vicino a chi soffre’.

AUTORE: Giampiero Bedini