Preghiera honoris causa

Veniva restituita al culto 50 anni fa la chiesa dell'Università

L’Università di Perugia, nello stesso anno in cui ricorda, con molte iniziative culturali, il suo 700’anniversario di fondazione, per coincidenza si trova a celebrare anche il 50’anniversario della restituzione al culto della chiesa dell’Università. Coloro che sono a conoscenza della storia cittadina, infatti, sanno che nel 1810 i monaci Olivetani – avendo lasciato il monastero da pochi anni costruito, denominato ‘Montemorcino nuovo’ – diedero all’Università perugina la possibilità di trasferirsi in quella bellissima struttura monastica, costruita di fresco come una fortezza. La chiesa, edificata su disegno del Vanvitelli, che i monaci avevano dedicato all’Annunciazione di Maria ed abbellito con marmi e suppellettili di pregio, fu denudata di ogni segno religioso e adattata ad aula magna. A questo è servita fino al 1958. Lì sono avvenute manifestazioni culturali, lezioni, conferenze, riunioni degli organismi accademici e discussioni di tesi di laurea. Nel dopoguerra, nella fase di ricostruzione generale del Paese, a Perugia si è svolta una poderosa opera di rilancio dell’Università, con l’istituzione di nuove facoltà e con il reperimento di nuovi edifici e nuove costruzioni. L’opera più imponente realizzata è stata la nuova aula magna, in stile moderno, disegnata dall’architetto Giuseppe Nicolosi. Protagonista indiscusso di queste opere è stato il rettore magnifico Giuseppe Ermini. Docente universitario, grande studioso di Diritto, impegnato politicamente nella Democrazia cristiana, ha ricoperto ruoli anche nazionali come parlamentare nonché come ministro per l’Istruzione, Ermini era un fervente cattolico. Fu sua la scelta di riconsegnare quell’edificio che era nato come chiesa alla sua funzione originaria. Quest’idea l’ebbe anche perché conosceva la presenza di chiese destinate al servizio liturgico per gli studenti e i docenti universitari già ben funzionanti all’estero. Così nel 1958, in gennaio, dopo mesi di contatti e di lavori, nella chiesa ritornata ad essere quello per cui era stata costruita avvenne la celebrazione della prima messa, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico. Fu una manifestazione molto solenne. Il celebrante era l’arcivescovo mons. Pietro Parente; presente il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, tutto il Corpo accademico, moltissimi studenti. Il fatto ebbe la risonanza di un evento storico. Non tanto per la restituzione materiale dell’edificio, ma perché in una società culturalmente e ideologicamente conflittuale veniva dato riconoscimento che anche nell’università, così gelosa della sua laicità e autonomia, c’è uno spazio di libertà religiosa per coloro che vogliono esprimere la loro appartenenza alla Chiesa. Sono passati 50 anni, e da allora ad oggi la chiesa dell’Annunciazione è divenuta punto di riferimento, seppure provvisorio, per molti di coloro che, provenendo da altre località dell’Umbria, da altre regioni e da Paesi esteri, hanno cercato un luogo e una comunità dove esprimere e alimentare la propria fede. IL PROGRAMMA La celebrazione ufficiale del 50’si svolgerà il 16 giugno nella chiesa dell’Università. Ore 17.30 arrivi e accoglienza; 18 il Coro universitario esegue l’Inno dell’Università e del patrono della città e dell’Università sant’Ercolano; 18.15 saluto del rettore Francesco Bistoni; 18.30 relazione storica del prof. Franco Mezzanotte; 19 testimonianza del prof. Massimo Ermini; 19.15 messa presieduta dall’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti; conclusione con un brindisi nel chiostro dell’Università.