Prospettive attuali di accoglienza per gli stranieri rifugiati in Italia

Todi / Tavola rotonda promossa dalla Caritas diocesana

Il 21 novembre scorso, presso i palazzi comunali di Todi, la Caritas diocesana ha organizzato una tavola rotonda per discutere delle prospettive che i 58 comuni italiani titolari del “Progetto nazionale accoglienza” hanno da offrire agli stranieri rifugiati in Italia per sfuggire a persecuzioni subite nei loro Paesi, alcuni dei quali sono stati già ospitati presso l’istituto Crispolti, ente delegato ad attuare in Todi il progetto finalizzato all’accoglienza dei rifugiati durante il tempo necessario all’identificazione degli stranieri, alla valutazione del loro stato ed alla decisione sulle richieste di soggiorno attivo e d’armonica integrazione, in collaborazione e sotto il controllo dei ministeri degli Interni ed, anche se più marginalmente, degli Esteri. Al convegno, a cui ha portato il suo saluto il sindaco di Todi, Marini, sono intervenuti Le Qujen Ngo Dinh (Caritas Italiana), il vice prefetto Alfano (ministero Interni), Saran Ahmad (Segreteria nazionale Pna), Maria Pia Bruscolotti (Provincia di Perugia), Giuseppe Santucci (Questura di Perugia), Almerinda Maltese (Prefettura di Perugia), Catiuscia Marini e Mauro Isacco (Comune di Todi), sono stati illustrati i punti essenziali delle normative vigenti ed i problemi d’attuazione del programma di attuazione per l’identificazione, l’accoglienza e l’integrazione. Meno felice è stata la disamina giuridica della normativa italiana in materia, per un’analisi critica viziata da eccessiva ironia e da un’opposizione pregiudiziale alle funzioni di garanzia attribuite agli organi competenti per Ordine pubblico, funzioni viste come eccessive e paternalistiche. Si sono in ogni modo rilevati nella maggioranza degli interventi, in particolare di quelli istituzionali, un positivo realismo ed una volontà costruttiva d’azione, sinceri e lodevoli proprio perchè espressi dai delegati delle organizzazioni degli stranieri e dei rifugiati che hanno espresso la loro volontà di collaborare lealmente con la Pubblica amministrazione dello Stato ospitante, elaborando proposte animate da responsabile civismo e dallo spirito dei diritti universali della persona umana e del cittadino, riconoscendo così l’universalità sancita dalla Costituzione italiana.

AUTORE: Renato Domenico Orsini