Quaresima di conversione

Con la liturgia del Mercoledì delle Ceneri è iniziata la Quaresima. Per tutti i fedeli è un tempo ‘forte’ sotto il segno della conversione e della penitenza. Per i parroci è anche un tempo di contatto con le famiglie che vivono nel territorio della parrocchia, visitando le case per portare la ‘benedizione’ pasquale. Le proposte pastorali sono più numerose in queste settimane che ci separano dalla Pasqua, e a livello diocesano la Caritas anche quest’anno propone, in collaborazione con la Pastorale diocesana della salute, una serie di incontri che prendono la forma di una speciale Via Crucis per il tema proposto e per il luogo in cui si svolgono. Dopo la tragica storia di Welby che ha chiesto di morire, la proposta è di riflettere sulla compagnia che si può dare ai malati, sofferenti e poveri. Gli incontri sono animati dai giovani che vivono nelle opere segno della Caritas secondo il seguente percorso tematico sull’assistenza ai malati: conoscenze mediche, psicologiche, motivazioni spirituali, assistenza in fase terminale, assistenza ai familiari dei malati (vedi il programma nel box). Un tema molto a cuore all’arcivescovo mons. Chiaretti che così lo commenta: ‘Credo che l’assistenza ai malati seri, gravi, terminali, in casa, in ospedale, nei ricoveri… sia un’opera di carità tra le più significative: indica che la vita d’una persona ci è veramente cara, da quando è bimbo a quando è vecchio, malato, moribondo’. ‘Dobbiamo imparare ad assisterli con amore – ricorda il presule -, con competenza, con assiduità, creando delle vere catene di solidarietà, parrocchia per parrocchia. Dobbiamo imparare ad accogliere ogni persona nel bisogno come se fosse l’unica. La carità è la prima demonstratio fidei (testimonianza della fede)’. Altro appuntamento quaresimale è la raccolta viveri per le popolazioni povere delle Ande peruviane, promossa dalla Caritas insieme alla Pastorale diocesana giovanile e all’Operazione Mato Grosso (OMG) di Perugia. Altro segno concreto della Quaresima proposto alla comunità diocesana è la tradizionale colletta ‘Pro terra Sancta’. Iniziativa promossa dalla Congregazione per le Chiese orientali in un momento in cui la crisi mediorientale si acuisce e la Terra del Signore continua ad essere sempre più teatro di un aspro conflitto che si prolunga da decenni e che priva le comunità e le istituzioni cattoliche di mezzi adeguati al mantenimento e alla promozione delle attività religiose, umanitarie e culturali. Questa dolorosa situazione produce povertà e disoccupazione, con pesanti conseguenze sulle famiglie e sulla intera popolazione. Ed alimenta il preoccupante fenomeno del continuo esodo dei cristiani, soprattutto delle giovani coppie alle quali non è prospettato un avvenire sicuro e dignitoso. Ma la presenza dei cristiani in Terra Santa è più che mai necessaria per l’avvenire pacifico di quell’area e per il bene di tutta la Chiesa universale, che deve trovare presenti in quei Luoghi Santi comunità vive che professano la fede evangelica. Un appello al quale la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve fa proprio. R. L.Le cinque tappe della ‘Via Crucis’ quaresimale proposta della Caritas diocesana: 25 febbraio: Fontenuovo. L’assistenza ai malati: conoscenze mediche 4 marzo: Sant’Enea. L’assistenza ai malati: conoscenze psicologiche 11 marzo: Città della Pieve. L’assistenza ai malati: motivazioni spirituali 18 marzo: Marsciano. L’assistenza ai malati in fase terminale 25 marzo: Perugia, Ospedale Santa Maria della Misericordia. L’assistenza ai familiari dei malati Ciascun incontro ha inizio alle 16, e si conclude con la concelebrazione della santa messa.