Rifiuti: con la Tia tutti pagano di più

Gli umenti della nettezza urbana colpiscono tutte le famiglie, soprattuto quelle numerose.

Sono in sette in famiglia, cinque figli più mamma e babbo che abitano in una casa di 170 metri quadrati. Hanno in mano la cartella della nettezza urbana in cui si chiede di pagare la ‘Tariffa di igiene ambientale’, ormai conosciuta come Tia, che per loro è di 493 euro. Un anno fa ne pagavano 283, ma quella era la tassa sui rifiuti, la cara vecchia ‘Tarsu’! Cambiamo famiglia. Sei figli più i genitori in un appartamento di 320 mq. Con la Tarsu pagavano 545 euro, con la Tia 730. Altro condominio, famiglia di quattro persone in 120mq con 80 euro in più da pagare rispetto all’anno scorso. A Ponte San Giovanni sempre quattro persone in 119 mq si trovano a pagare 330 euro quando un anno fa erano 220. E poi c’è lei, la casalinga che ama la natura e con la sua macchina porta tutto quanto sia riciclablile edifferenziabile all’isola ecologica che proprio vicina non è. Al massimo butta un sacchetto alla settimana nel cassonetto. Anche per lei l’aumento di 70 euro. In 140 mq per 4 persone paga 350 euro. E del bonus riconosciuto a chi porta i rifiuti all’isola ecologica? Niente da fare se non raggiunge i 200 chili di rifiuti conferiti in un anno, e poi sarebbero solo 25 – 30 euro. E poi c’è il neo papà che in dicembre ha cambiato casa e per dieci giorni di proprietà nel 2006 (fino al 10 gennaio) deve pagare 40 euro. Per conteggiarli hanno considerato anche il secondo figlio che però è nato qualche mese dopo! Aumenti pazzi per le famiglie che abitano in case / villette che con la Tia arrivano a pagare il doppio e il triplo se non più. Per loro c’è l’amara sorpresa dei nuovi conteggi della superficie che includono portici e garage. Una famiglia di Montelaguardia dai 178 mq utili per i quali pagava un anno fa ora si vede conteggiati 280 mq più le loro quattro persone. Il risultato è che da 143 euro passa a pagarne 717. Forse l’unica a trovare un aumento contenuto entro il 15% indicato come aumento medio è la persona che vive da sola nell’appartamento di 150 mq che trova solo 20 euro in più. Va male, però, a tutte le famiglie e non solo a quelle numerose. Il regolamento comunale prevede esenzioni dal pagamento solo per redditi bassi. Ma per le famiglie ‘normali’ nessun riguardo. E per le comunità religiose? Anche per loro ci sono sorprese. Al monastero di Santa Caterina in corso Garibaldi le benedettine stanno cercando di capire la bolltetta di 3.020 euro, 620 in più rispetto al 2005. Idem per le suore di Gesù Redentore, le ‘suore del carcere’, con una bolletta di oltre 6.000 euro per le tre loro case tra cui quella dell’Elce dove hanno la scuola materna e accolgono le detenute. Solo alcuni esempi per cercare di capire cosa sta accadendo, e l’unica cosa certa è che gli aumenti ci sono e anche molto forti. Che la Tia sia più giusta molti lo dubitano e la domanda è: aumenterà anche la qualità del servizio?

AUTORE: Maria Rita Valli