San Francesco finalmente restituito alla comunità

Inaugurata la chiesa di Acquasparta dopo i lavori di restauro

Sono trascorsi quasi otto anni dal terremoto che colpì la nostra Regione nel 1997-8 e da allora la chiesa di San Francesco, appartenente alla parrocchia di Santa Cecilia di Acquasparta e situata appena fuori le mura del centro storico, è rimasta chiusa a causa dei gravissimi danni riportati in seguito ai due eventi sismici, come il cedimento delle fondamenta e le lesioni alle strutture murarie. Oggi, a seguito di importanti lavori di consolidamento e ristrutturazione, la chiesa viene restituita alla comunità, per la quale è stata ed è un centro importantissimo di fede e devozione, soprattutto perché in essa si conservava la statua della Madonna della Stella, veneratissima dalla popolazione. Sabato 30 aprile, alla presenza di una grande folla, in un’atmosfera di festa sulle note della banda ‘Ermete Stella’ di Acquasparta, le porte della chiesa si sono riaperte per accogliere i fedeli e mostrare a tutti l’edificio nel suo rinnovato splendore. Erano presenti, oltre al vicario generale don Carlo Franzoni, tutte le autorità cittadine: il sindaco Sara Spezzi, numerosi componenti dell’Amministrazione comunale, i rappresentanti locali delle autorità militari; infine, Margherita Romano della Soprintendenza ai Beni artistici e Storici dell’Umbria e tutti coloro che, a diverso titolo, si sono occupati del lungo restauro della chiesa. Il parroco, don Antonio Cardarelli, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato a questa opera di recupero di un bene che è patrimonio inestimabile: la Regione Umbria e la Provincia di Terni, che hanno dato un tangibile aiuto nel tradurre in concreto il progetto e molti parrocchiani che hanno contribuito generosamente al restauro di parti interne della chiesa e delle opere in essa contenute. Il restauro strutturale è stato invece finanziato dal ministero dei Beni culturali e ciò sta a significare l’importanza di questa chiesa fatta erigere alla fine del 1200 dal card. Matteo d’Acquasparta, ‘espressione tipica dell’arte francescana povera, esempio interessante dell’arte di transizione dal romanico al gotico’, come ha scritto lo stesso don Antonio nell’opuscolo ‘Il Francesco nella tela di Acquasparta’ edito per l’occasione, nel quale viene condotto uno studio sulla tela che raffigura il Santo, copia perfetta della Tavola dei Bardi, risalente al XIII secolo e conservata nella chiesa di Santa Croce a Firenze. La tela suddetta che per anni è stata conservata, per pericolo di danneggiamento, nella chiesa parrocchiale di Santa Cecilia, ora è tornata al suo posto nella chiesa di San Francesco; ma non è questa la sola novità che si è presentata agli occhi di tutti gli intervenuti. La dott.ssa Romano, della Soprintendenza, ha evidenziato il rinvenimento di alcune lastre tombali sul pavimento del presbiterio, recanti il simbolo dell’ordine Francescano, ma anche il riposizionamento dell’altare, prima fissato alla parete di fondo del presbiterio, nel suo allocamento originario; ed il restauro della statua della Madonna della Stella, che ha riportato allo splendore originario questa maestà lignea policroma risalente all’inizio del 1300, definita unica nel suo genere per fattura e stato di conservazione nella zona della bassa Umbria.

AUTORE: Francesca Carnevalini