Scelte ‘stravaganti’ ma con effetti pesanti

Caritas e Cisl dell'Umbria contro il pacchetto sicurezza del Governo

Il cosiddetto ‘decreto sicurezza’ voluto dal Governo non va giù ai cattolici. Nonostante la sanatoria che si prepara per colf e badanti. ‘Il provvedimento che potrebbe essere fatto per colf e badanti – afferma il delegato regionale della Caritas, Marcello Rinaldi – è positivo. Però crea anche disparità. Infatti: perché l’Italia preferisce colf e badanti al lavoratore irregolare che raccoglie pomodori o quello del cantiere edile? Svolgono tutti compiti utili per noi italiani: chi pulisce la nostra casa, chi cura i nostri anziani, chi raccoglie ortaggi per le nostre tavole, chi costruisce le nostre case’ Stupisce, pertanto, questo atteggiamento centrato sulla ‘funzionalità’ di colf e badanti rispetto ad un senso di giustizia universale. Forse facciamo le leggi in maniera affrettata, più per immagine che per affrontare seriamente determinate questioni, fra cui l’immigrazione’. ‘Le ronde – conclude Rinaldi – mi sembrano una stravaganza politica di questo periodo: poliziotti, carabinieri, finanza, polizia municipale sanno difenderci benissimo, le ronde non servivano’. A Rinaldi fa eco il presidente perugino dell’Anolf, Antonio Cascianelli: ‘Auspico che la sanatoria fatta per colf e badanti sia estesa presto anche agli altri lavoratori irregolari, presenti in Italia da anni’. Stranieri irregolari, rischio malattie infettiveCome si comporteranno, adesso, le Caritas dell’Umbria di fronte agli stranieri irregolari? ‘Segnaleremo i pernottamenti alla polizia e i nostri centri ascolto saranno aperti a tutti. Per noi non cambierà nulla’, risponde il coordinatore regionale Rinaldi. Dalla Caritas di Perugia, Stella Cerasa afferma: ‘Chi non è regolare si è già nascosto, per il timore di essere denunciato. Poi, sulle colf e le badanti c’è un clamoroso equivoco, perché i più pensano che si tratti solo di donne: in realtà, ci sono anche tanti uomini che svolgono lavori domestici e l’assistenza ai malati. Ma uno dei problemi più seri – aggiunge Cerasa – è la questione sanità: qui si sta già rischiando il diffondersi di malattie infettive veicolate da quegli stranieri che, pur malati ma timorosi di essere denunciati, non si recano più dal medico o in ospedale dal giorno del varo del decreto sicurezza…’. La Cisl: non servono le ronde’Con il decreto-sicurezza, in Italia si sceglie la via della segregazione, rispetto ad una società multietnica e multirazziale. La paura, più di ogni altra cosa, fomentata e strumentalizzata dalla politica, ha preso il sopravvento sul buon senso e sulla civile convivenza’. Una dichiarazione durissima, quella del segretario generale regionale della Cisl Umbria, Ulderico Sbarra, preoccupato dalle conseguenze dell’applicazione della normativa sulla sicurezza, in particolare dall’istituzione delle ronde. ‘Le ronde – aggiunge – creeranno solo confusione, in una materia diventata ormai sensibile per l’opinione pubblica’. Oltre al fatto che lo straniero irregolare sarà perseguibile di reato, la Cisl Umbria condanna anche l’introduzione della tassa di 200 euro legata al permesso di soggiorno, poiché ‘graverà sulle già scarse risorse di famiglie sull’orlo della povertà’. Un altro errore sarebbe l’aggravio della permanenza nei centri di identificazione ed espulsione di ulteriori 6 mesi, che Sbarra definisce ‘obbrobriosa norma detentiva’. ‘Il Governo – conclude il segretario regionale – sanerà l’irregolarità di colf e bandanti per incassare un gettito quantificato sui 400 milioni di euro annui’.

AUTORE: Paolo Giovannelli