Scuola e sviluppo

Giampaolo Giostrelli ci parla delle attività svolte dal Gruppo Missionario di Umbertide in Africa a Nanoro e Ouagadougou

Quattro chiacchiere con Giampaolo Giostrelli, fondatore e animatore del Gruppo Missionario di Umbertide che sta diffondendo in tutta la regione, e anche oltre i suoi confini, lo zelo missionario per uno degli stati più poveri del mondo: il Burkina Faso, e in particolare nelle missioni di Nanoro e Ouagadougou. Quali sono le prossime attività missionarie del Gruppo di Umbertide? “Inanzitutto, la costruzione di un edificio (circa 280 mq) per ospitare i bambini di IV, V e VI elementare presso il villaggio di Nanoro, dopo quello costruito nel 2003 per permettere ai bambini della I, II e III elementare di andare a scuola. Provvederemo poi all’acquisto di banchi metallici e degli arredi, all’installazione di lavagne in cemento e alla costruzione di servizi igienici dignitosi. Poi, costruire ulteriori due pozzi per le popolazioni della Savana (che si vanno ad aggiungere agli altri tre già realizzati nel 2003 grazie all’intervento della diocesi di Gubbio) e di portare avanti la distribuzione mensile, durante i 9 mesi dell’anno scolastico, di 30 quintali di riso a 1314 bambini dei villaggi in età scolare. Per la fine di questo mese di novembre, poi, dovremmo iniziare nella capitale dello stato africano, Ouagadougou (dove abbiamo realizzato già il grosso complesso di Santa Maria della Reggia), la realizzazione di una scuola elementare. Affiancheremo all’asilo e alla chiesa collegiata, così, un edificio per ospitare le scuole elementari”. Tra le vostre azioni di aiuto l’educazione scolastica ha sempre un ruolo primario. “Pensiamo che la rinascita e lo sviluppo di un popolo passino dall’istruzione, dalla scuola, dalla cultura che noi riusciamo a dare ad esso. I popoli africani hanno sì bisogno di pane, di mangiare, ma, anche e soprattutto di elevare il loro grado di conoscenza e di istruzione, altrimenti saranno sempre schiacciati dai forti di turno, come diceva Paolo VI nella profetica enciclica Populorum Progressio, parlando dello sviluppo dei popoli. Per questo la scuola ha un ruolo centrale nei nostri interventi. Siamo fieri di poter avere il mantenimento agli studi di circa 750 bambini e 518 adozioni scolastiche in corso (per cui 100 famiglie ci fanno pervenire cento euro all’anno per questo motivo). Adozioni che arrivano fino alla Sardegna, passando per il Lazio e altre Regioni italiane”. Come gestite le risorse che intendete destinare ai progetti di sviluppo? “Quando vogliamo fare un intervento, ne parliamo con le suore Apostole del Sacro Cuore, nostre referenti in terra d’Africa; queste ne parlano con le autorità locali, poi mandano il preventivo di spesa dell’impresa scelta e noi diamo il via alle operazioni di aiuto. Sempre tutto con la massima trasparenza e correttezza. Questa attività rispecchia lo spirito evangelico e determina la fiducia di tutti quelli che ci avvicinano. Se noi siamo santi, la santità ci deve abbracciare in maniera totale, e, questa si manifesta anche nelle iniziative. Direi che il nostro ‘segreto’ è nella motivazione cristiana, nel voler essere Chiesa con questo stile evangelico”. A quando la prossima missione? “Staremo via dal 23 gennaio al 6 febbraio e saremo 14 persone. Non abbiamo obiettivi precisi per questo viaggio. Vogliamo solo portare il nostro aiuto a queste popolazioni africane. Anno dopo anno, dobbiamo andare avanti…”.

AUTORE: Fabrizio Ciocchetti