Sotto lo sguardo di Maria

Posa della prima pietra della chiesa interparrocchiale di Montelaguardia; proviene da Fatima

‘Non è un caso che il complesso interparrocchiale, dedicato a Santa Maria Madre della Chiesa, sorga in località Montelaguardia: forse Maria desidera essere colei che è posta a ‘guardia’ dei suoi figli in questa zona così frastagliata e bisognosa di unità, di valori sempre più alti e di risposte alle esigenze che il cuore racchiude’. È questo il messaggio che, all’indomani della cerimonia per la posa della prima pietra della nuova chiesa delle comunità parrocchiali di Ponte Rio, Montelaguardia, Cordigliano e della zona di Monte Bagnolo, il parroco don Fonasco Salvatori ribadisce, a sigillo di una domenica 1’luglio che in tanti ricorderanno. Presenti fra le 500 e le 600 persone, la cerimonia è iniziata alle ore 17 presso l’attuale prefabbricato che funge da chiesa con un rosario meditato, animato dalle persone della parrocchia. L’assemblea si è poi spostata in processione verso il luogo della posa della prima pietra, sottostante l’attuale prefabbricato; qui è stata proclamata la parola di Dio scelta dall’Antico Testamento con il brano del roveto ardente dell’Esodo, e dal Nuovo, con l’elezione di Pietro e pietra di fondazione per la Chiesa di Cristo. È seguita una riflessione dell’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti e poi si è proceduto con il rituale che prevedeva la benedizione del terreno, la benedizione della prima pietra ed infine la posa della pietra stessa. Pietra, la quale, occorre sottolinearlo, proviene direttamente da Fatima: è stata infatti riportata da don Fonasco al termine di un pellegrinaggio compiuto nel 2001, e la pietra stessa è stata presentata e benedetta nella piazza centrale di Fatima al termine di una celebrazione eucaristica, come del resto è avvenuto per l’icona di Maria, sempre proveniente da Fatima e che sarà posta all’interno della nuova chiesa. Al termine della cerimonia sono poi intervenuti anche gli assessori Cristofani e Boccali, in rappresentanza delle istituzioni, rispettivamente Provincia e Comune. Don Fonasco in una sensazione che, come definisce lui, ‘è un misto di stanchezza e grande gioia’, descrive la giornata: ‘L’entusiasmo che traspariva dei volti della gente era veramente toccante. Come del resto non potrò dimenticare quelle persone che abitano qui dai primi tempi in cui si costituì il nucleo residenziale, le quali, al termine della cerimonia, sono venute da me a dirmi se stavano sognando perché era da 30 anni che attendevano questo momento’. Ora si stagliano all’orizzonte 3 anni di lavori e qualche fondo da reperire: ‘Quando il vescovo mi affidò queste parrocchie, mi chiese di fare di una zona disarticolata una grande parrocchia. Credo che veramente Maria ci sia stata vicina in questi anni e continuerà a guidarci come a fatto finora. Non dobbiamo allora aver timori per il cammino che ancora dobbiamo compiere’.

AUTORE: Martino Bozza