Spavaldi, con grazia

AZIONE CATTOLICA. Campi per le elementari e medie

Siamo al terzo campeggio organizzato dall’Azione cattolica per i ragazzi della nostra diocesi. Giornate intense vissute con tanti ragazzi che provengono da varie parrocchie, giornate di condivisione tra sacerdoti, seminaristi, animatori e giovani. Il primo campo si è svolto a giugno per i bambini delle elementari, gli altri due per i ragazzi delle medie a Pergo di Arezzo. Gli educatori presenti al campo sono tutti concordi nell’affermare che vivendo a contatto notte e giorno con questi ragazzi ti accorgi di tante cose, dei cambiamenti in corso nella nostra società e di conseguenza nella Chiesa. Ti trovi di fronte questi ‘tipetti’ aperti, gioiosi, capricciosi, spavaldi ma nello stesso tempo estremamente insicuri. Il campeggio è una tappa di un cammino: in una settimana non si può cambiare tutto, però è uno strumento estremamente importante. Prima di tutto c’è la testimonianza di tante persone che gratuitamente danno il loro tempo. Gli animatori, tutti giovani più grandi, sacrificano una parte delle loro vacanze per servire questi giovanissimi. Hanno una dedizione ammirevole a Cristo e alla sua Chiesa; senza animatori spiritualmente elevati, preparati e generosi, non si può fare nessun campeggio. Gli ingredienti li conosciamo. I nostri iniziano sempre al mattino con la celebrazione della messa per chi lo desidera, perché fondamento di tutto è la preghiera; seguono gli incontri di gruppo, i giochi, i servizi, le uscite, le serate animate, giornate intense e piene. La vita comunitaria piace, le famiglie sono piccole e trovarsi in tanti insieme crea euforia e gioia, nessuno cerca la televisione. Anche fare i servizi è molto educativo, rifare il letto, pulire, servire a tavola è toccare con mano il Vangelo, è sperimentarlo. Si constata che i ragazzi, se ben seguiti, non rifiutano i servizi. Al campeggio tocchiamo con mano il nostro futuro, la trasmissione della fede alle nuove generazioni, che è un caposaldo dell’impegno apostolico di questi tempi. Seminiamo con amore, non stiamo subito a calcolare i risultati che sicuramente ci saranno, il Signore ama chi dona con gioia e si fida di lui. I ragazzi, pur vivendo immersi in un mondo che tutti ben conosciamo, non sono chiusi alla ‘grazia’ anzi cercano un rapporto con il Signore e desiderano vivere secondo i suoi insegnamenti. Il seme cade: anche Gesù ha conosciuto insuccessi e delusioni, ma non per questo è ritornato a Nazaret al suo antico mestiere di falegname. Impegnarsi per i ragazzi e i giovani è un’avventura bella che mai dobbiamo sottovalutare. Ora con questo turno terminano i campi dei ragazzi e, alla fine del mese, iniziano quelli per i giovani.

AUTORE: Marcello Cruciani