State con noi, se potete

È stato inaugurato a Orvieto il primo oratorio della città, dedicato a san Filippo Neri

‘Ai giovani bisogna offrire delle nuove opportunità, luoghi dove confrontarsi, spazi sani dove crescere insieme ad educatori responsabili, capaci di camminare insieme a loro’. Questo il pensiero del vescovo, mons. Giovanni Scanavino, che ha lanciato una recente sfida per la Chiesa diocesana, con un’apertura rinnovata alle nuove generazioni. Con tale spirito dinamico e attento ai segni dei tempi è stato inaugurato ad Orvieto nel pomeriggio di sabato 20 gennaio l’oratorio giovanile, intitolato a San Filippo Neri. Non a caso è stata scelta, come motto sulla targa d’ingresso in via dei Lattanzi, una frase famosa di questo gigante dell’educazione giovanile: ‘State buoni, se potete’. La sede prescelta, un’ala dell’ex Seminario, ristrutturata grazie all’impegno sempre sollecito della fondazione Cassa risparmio di Orvieto, offre ora oltre a vari ambienti interni, anche spazi esterni utili per attività sportive, con un campo polivalente per calcio a 5 e basket. L’idea di un oratorio nasce, come ha ricordato il Vescovo, ‘dal desiderio delle parrocchie della città di fornire un luogo adeguato di incontro ai giovanissimi, ai ragazzi e non solo’. Per raggiungere tale obiettivo ambizioso, ma ormai imprescindibile per il futuro giovanile, si cercherà di coinvolgere tutte le associazioni e i movimenti cattolici locali, oltre a quelli sportivi e culturali. Le potenzialità della città della Rupe sono molteplici, ma se non adeguatamente sostenute in ogni modo possibile, rischiano di andar vanificate, con grave danno per tutti. L’avventura del nuovo oratorio è stata affidata, come responsabile, ad un giovane prete orvietano, don Luca Conticelli, che coadiuvato da un altro giovane sacerdote venezuelano, don Josè Ramon, insieme ad un giovane laico orvietano, Marco Guerriero, avranno l’incarico di far crescere questo spazio, insieme ai giovani. I veri protagonisti dell’oratorio dovranno essere pertanto i ragazzi, con tutta l’energia positiva della loro giovane età. Non resta che augurare lunga vita a questa bella iniziativa, nella consapevolezza del valore della formazione dei giovani, speranza della Chiesa e del mondo.

AUTORE: Federica Sabatini