Suggerimenti di un padre

Come trasmettere la fede ai figli?

“Una generazione narra all’altra” è stato il tema dell’incontro che l’Azione Cattolica regionale e il Centro Sportivo Italiano dell’Umbria hanno promosso per il 2 giugno, chiamando a convegno i loro associati dalle varie diocesi dell’Umbria a S. Maria degli Angeli. Nella mattinata abbiamo ascoltato l’intervento di Luigi Accattoli, vaticanista del Corriere della Sera e scrittore, che ha portato agli adulti e ai giovani presenti nella sala conferenze della Domus Pacis, le sue riflessioni sul tema della trasmissione della fede nella famiglia, raccontando anche la sua personale esperienza familiare di dialogo e narrazione della fede nel rapporto di coppia, con i suoi figli e con gli amici. Accattoli ha compiuto un’analisi approfondita delle dinamiche familiari intorno alla “narrazione” della fede, secondo vari punti di vista. La base del dialogo di fede nella famiglia si ritrova in quella che è stata definita la “sacra conversazione” tra i coniugi, che approfondiscono le tematiche di fede e ne fanno occasione di riflessione e meditazione, non solo in momenti “programmati” del loro cammino di credenti. Quanto più sarà solida quest’esperienza di comunicazione, tanto più forte sarà la trasmissione della fede ai figli, più vasto il patrimonio di valori trasmessi, più chiaro il linguaggio che veicola gli ideali. “Anche se nessuno ci insegna”, come sostiene Accattoli, “a trasmettere la fede ai nostri figli, il sentimento di insufficienza o smarrimento di fronte a questo compito arduo non deve scoraggiarci”. Il momento privilegiato nella narrazione della fede tra generazioni viene individuato nell’infanzia dei figli, quando i bambini sono nel momento di maggior ricettività nei confronti delle parole dei genitori, senza nessun genere di prevenzione. E tutti i genitori sono in grado, assicura il relatore, nella semplicità e nella quotidianità, di raccontare Cristo ai figli, facendo proprie le Sue parole, calandole nella realtà familiare, interpretando alla luce delle parabole gli eventi che i figli si trovano di fronte, come la morte o la sofferenza di qualcuno.Quello che più ha colpito il pubblico, però, sono state le considerazioni relative alla trasmissione della fede tra genitori e figli adulti. Il mondo attuale, così secolarizzato, in cui dominano linguaggi e messaggi opposti a quello evangelico, competitivo e aggressivo nel modo di imporre la sua ottica, è di grande ostacolo alla comunicazione della fede con i figli adulti. La difficoltà principale, per i cristiani italiani, oggi, è vivere in un contesto dominante non cristianamente ispirato e in questa realtà educare i propri figli, consci che forse il mondo riuscirà a fagocitarli. Anche di fronte alle difficoltà, il dovere dei genitori di “narrare” la fede non viene meno, ma restano dei punti fermi: non interrompere il flusso della comunicazione; rispettare le decisioni dei figli rivendicando il diritto di dare loro le proprie valutazioni e, soprattutto, la sfida maggiore è quella di cercare e di inventare sempre nuove strade e strumenti per testimoniare in positivo la propria fede adulta.

AUTORE: Francesca Carnevalini